BAR ZILLO - Hakimi in partenza: girano le balle a velocità supersonica, ma l'Inter va avanti

BAR ZILLO - Hakimi in partenza: girano le balle a velocità supersonica, ma l'Inter va avantiTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 30 giugno 2021, 10:00Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Eh sì, lo so, girano le balle a velocità supersonica che potresti perfino decollare impegnandoti un filo. Ma la situazione economica attuale è questa. Che poi le balle non è che girano per la cessione di tizio o caio, anche per quello, ma personalmente c’è altro. Cosa volete, sono suscettibile e a volte permaloso: se il giorno dopo la conquista dello scudetto mi racconti questo è l’inizio e, la settimana successiva, bisogna vendere che altrimenti non c’è cassa beh, scusa, non raccontarmi ciò che sai di non poter mantenere. Ora, al netto del fastidio personale, sarà l’età, sarà il caldo, sarà quel che sarà (cit. Tiziana Rivale, festival di Sanremo 1983, prima classificata), il mio amore per l’Inter è indefesso quindi sorrido a denti stretti, faccio spallucce e vado avanti, ricordando anche che se oggi certi calciatori vestono la nostra maglia non è perché li ho acquistati io. Quindi grazie per ciò che è stato, ora però veniamo alla realtà.

Venderemo, perché venderemo, inutile raccontare una favola diversa: venderemo chi ha offerte reali, non chiacchiere raccontate ora da quell’agente ora dall’altro, è necessario per la sopravvivenza del club. Oddio, adesso non facciamo i soliti tafazzisti che le balle di prima se le pestano a martellate, però eurozzi devono entrare ed eurozzi entreranno. Indiziato principale, la valigia sul letto quella di un lungo viaggio, Achraf Hakimi nato a Madrid ma di cittadinanza marocchina, senza ombra di dubbio uno dei tre migliori esterni destri al mondo attualmente, anche se gli altri due non mi vengono in mente. Parte lui non per scelta di vita, non per il profumo dello iodio che abbraccia le strade di Parigi e nemmeno per un qualche problema di convivenza meneghina col resto della squadra, anzi. Parte molto più semplicemente perché a oggi, raccontano i bene informati, è l’uomo con offerta seria, conquibus sul tavolo, dieci milioni netti a stagione che schifo non fanno: intendiamoci, Achraf non se ne va per soldi, così è chiaro una volta per tutte, va perché lui è l’uomo del destino. Altre offerte importanti, tali da smuovere Marotta e dirigenza tutta, probabilmente Oaktree compreso, zero. Fa male? Fa male, raccontassi chissenefrega barerei inutilmente. Ma, lo ricordo per risvegliare le acute memorie di tutti, da qui se ne sono andati Ronaldo (lui), Roberto Carlos, Seedorf, Pirlo, Rafinha e Cancelo che se non venivano riscattati era la fine, più altri a scelta.

Fa male, certo che fa male. Però l’Inter continua: e a me, scusate se è poco, interessano i colori prima di chiunque. Anche dell’esterno destro, forse, più forte del mondo, attualmente.