BAR ZILLO - Diamoci una mossa. E basta con la storiella che l'Europa League può farci bene

BAR ZILLO - Diamoci una mossa. E basta con la storiella che l'Europa League può farci beneTUTTOmercatoWEB.com
martedì 4 aprile 2023, 15:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Archiviata la sconfitta numero dieci - trovo fantascientifico un mondo dove perdiamo dieci partite ma va tutto benissimo, colpa degli eventi, del riscaldamento globale, del governo, del caro benzina…dieci partite, cribbio, non tre o quattro, dieci – ci ritroviamo a proseguire il cammino su una strada complicata, fatta da curve a gomito, strettoie improvvise, salite imponenti e discese mozzafiato, tubolari piccoli con fondo di terra e ghiaia, dove l’asfalto è un miraggio. Il campionato si sta rivelando una complicazione impensabile qualche mese fa. Le continue sconfitte, i cinque punti in sette partite (l’anno passato ne avevamo collezionati sette) accompagnati da prestazioni spesso evanescenti e incolori, ci hanno trascinato in una centrifuga dalla quale richiamo seriamente di uscirne con le ossa rotte. È ora di piantarla con le storielle secondo cui un anno o due di Europa League ci possono solo fare bene. Non è vero. Non è reale. Certo, ci si arrangia, non muore nessuno, sempre di calcio parliamo ma, sia chiaro, la mancata qualificazione porterebbe problematiche che senza sarebbe parecchio meglio, giusto per chiarire il punto.

Oggi, martedì 4 aprile, siamo quarti ammesso e non concesso che ai nostri avversari di stasera non vengano restituiti i quindici punti, per puro piacere d’informazione. E non si tratta di essere gufi, gatti neri (io ho avuto un gatto nero, stupendo, che mi manca tanto) o porta sfiga: si tratta di leggere i numeri, una roba elementare. Stasera, dicevamo, si gioca ancora: per fortuna. Perché giocare, per assurdo, è la miglior medicina. Coppa Italia, sulla carta il terreno preferito dei nostri eroi (mah), le coppe intendo e non questa nello specifico, memori di quella roba con la mano che però va bene tutto anzi, già che ci siamo stizziamoci pure se all’Inter capita di protestare. Partita importante, qualunque trofeo è importante sia chiaro ma, se proprio proprio oggi dovessi stilare una immaginaria classifica su quanto mi interessa di più da qui a fine stagione la coppa nostrana sarebbe staccatissima, all’ultimo posto che più ultimo di quello non si può. Quindi cosa mi aspetto? Una reazione. Un moto d’orgoglio e non la barchetta trasportata dagli eventi in mezzo alla corrente tumultuosa. La rassegnazione alla sconfitta non mi appartiene, non appartiene alla storia di questo club. Qualcuno lo dica a tutti quanti. Qualcuno lo racconti a quelli che, col nerazzurro addosso, scendono in campo.

Diamoci una mossa.

Alla prossima.