BAR ZILLO - Caaaaalma

Mentre il mercato continua a impazzare, come è normale sia visto il periodo, riempiendo pensieri e speranze delle varie tifoserie, eccezion fatta per certe perle che non si possono né sentire né leggere ma qui andiamo in un universo parallelo creato da prezzi assurdi, situazioni intricate che Bond, James Bond, levati, il pallone, quello giocato intendo, ha ricominciato a fare la sua comparsa. Le solite prime amichevoli, le sgambate per vedere come la rosa ha recepito indicazioni e richieste dell'allenatore, sia esso appena insediato o propaggine della stagione trascorsa, nuovi arrivi all'opera, ritorni inattesi e inaspettati, ex goleade di un passato ormai seppellito, a parte pochissime realtà ancora legate alle rappresentative provinciali si preferisce incontrare subito squadre di un discreto livello.

In questo bailamme di partite e partitelle anche l'Inter si è presentata, come capita da qualche anno, a Lugano per iniziare ufficialmente il calcio 2022/23. Senza gran parte della squadra titolare, nazionali appena rientrati e nel Canton Ticino assenti avendo ottenuto qualche giorno in più di vacanza, frutto dell'inutilità della Nations League, manifestazione sulla quale tralascerei ogni commento. Sicché abbiamo potuto ammirare i nuovi eroi nerazzurri: a cominciare dal figliol prodigo Romelu Lukaku da Anversa per finire a colui che inizierà in panchina come secondo del capitano Samir, André Onana. Passando per il saggio del gruppo, Enrico (per me sarà sempre Enrico, per essere chiari fin da subito) e dai giovanotti di belle speranze, Bellanova e Asllani.

Mettersi a fare classifiche, graduatorie o distribuire voti per una amichevole di luglio sotto un sole cocente a una temperatura più vicina agli anta che ai trenta parmi esercizio di totale inutilità, opinione personale. Però sarei bugiardo se non sottolineassi l'ottima impressione che mi ha regalato il ragazzino albanese. Nato sotto il segno dei pesci lo stesso giorni di Effecì Internazionale, il 9 marzo, questo ventenne con le movenze di un centrocampista maturo è riuscito a trasmettermi serenità e tranquillità, quella dei bei tempi, quella che ho quando la palla è tra i piedi di Marcelo nostro. E attenzione, regia a parte stiamo parlando di un centrocampista completo, capace di interpretare tutti i ruoli di quella zona di campo. Ecco, sì: se proprio devo dare un voto, a lui un bell'otto non glielo leva nessuno. Sempre andando con molta calma.

Alla prossima.