BAR ZILLO - Bilancino Mondiale

BAR ZILLO - Bilancino MondialeTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 16 dicembre 2022, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Così ci siamo. Dopo quasi un mese di partite, sorprese, ovvietà, applausi, fischi, rimbrotti, delusioni, gioie e aggiungete Voi ciò che più vi aggrada, abbiamo la finale mondiale. Una finale, diciamocela tutta, di quelle attese: perché è apparso chiaro fin da subito che, se da un lato di un tabellone sciagurato le europee avrebbero dovuto darsele di santa ragione fin da subito, dall’altro Argentina-Brasile avrebbe dovuto essere la semifinale scritta. Poi il Brasile, come qualche volta è capitato in passato e continuerà a capitare nel prossimo futuro, ha deciso di specchiarsi stile Narciso ammirando la propria bellezza: solo che, se lo fai con la Corea del Sud, ti va bene. Se ti trovi di fronte la Croazia ecco che le cose cambiano drasticamente, magari supportate pure da quel minimo di sfiga che quando ci vuol vedere ci vede davvero bene. Insomma, alla fine l’Argentina di Leomessi (tutto attaccato) fatica contro l’Olanda ma passeggia in semifinale e vola senza particolari patemi a domenica sera, alzi la mano chi dopo la pietosa prestazione all’esordio avrebbe scommesso un centesimo sull’albiceleste, mi ci metto anch’io di mezzo, e finisce per incontrare la Francia, altra scommessa dal mio personalissimo punto di vista. Perché i transalpini sono forti, fortissimi aggiungerei. Ma avevano e hanno metà squadra titolare a casa.

Qui si pone il domandone: come è possibile che altrove ammiriamo ventenni con la consapevolezza di vecchi marpioni dei campi di calcio e in casa nostra i ventenni stanno, nella stragrande maggioranza dei casi, in panchina ad ammuffire? Vabbè, i vertici del pallone italico potrebbero provare a rispondere ma, sicuramente, tirerebbero in ballo l’Europeo vinto e la sfortuna brutta e cattiva, lei non ci ha consentito di essere in Qatar, poco consci della doppia disfatta 2018 e 2022, seguenti le ultime due tristi apparizioni precedenti, eliminati ai gironi da Slovacchia e Costarica. Lasciamo stare e cambiamo discorso, non bastano venti righe per cercare di sbrogliare una matassa tanto complicata. Come ormai accade da undici mondiali consecutivi – sì, anche negli anni bui che più bui son difficili da trovare – un giocatore dell’Inter giocherà la finale. Giocherà è un parolone, visto che sta in panca. Ma non si sa mai, il calcio dà e toglie. Oggi chi è in panchina magari sarà l’eroe di domani, non abbiamo sfere magiche dove leggere il futuro. Tifo per qualcuno? Tifare no, il tifo è altro: ma, sicuramente, le mie simpatie vanno all’Argentina per il legame, indissolubile, che lega il Paese sudamericano ai colori del cielo e della notte. Chissà mai, la zampata del Toro…

Alla prossima.