BAR ZILLO - Beppe, Piero e i giovani d'oggi

BAR ZILLO - Beppe, Piero e i giovani d'oggiTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 1 aprile 2022, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Ogni tot di tempo il discorso giovani affolla la mente e accende la fantasia dei tifosi. Con l’eliminazione, l’ennesima, dell’Italia dai mondiali del Qatar, chissà cosa faremo di bello mentre guardiamo le altre giocare ma non vi preoccupate, va tutto bene e personalmente tiferò Argentina, è tornato di gran moda chiacchierare di vivai, seconde squadre, talenti precoci mai scoperti, altri da scoprire, altri ancora da formare eccetera eccetera eccetera, bei discorsi che, tanto per cambiare, non porteranno a nulla: mi vien da dire al solito nulla.

Poco importa se nei campionati europei più importanti – spiace ma noi non rientriamo in questa cerchia ristretta però non vi angustiate, sono dodici anni che non vinciamo una coppa, continua ad andare tutto bene, gli Europei ne sono la dimostrazione, la cacciata dall’ennesima edizione dei mondiali un incidente di percorso – i giovani giocano, eccome se giocano. Bastano diciannove, vent’anni per essere gettati nella mischia, perché se sei bravo lo sei anche a quell’età, altro che balle e scuse senza senso.

In quest’ottica mi piacerebbe che l’Inter iniziasse un processo di apprendistato per i migliori giovanotti della Primavera: alcuni, ci sta, debbono andare a crescere altrove altri, a me viene in mente al volo Casadei ma non è l’unico, dirottati sulla prima squadra. Uno, due prodotti della cantera da inserire gradualmente, senza correre. Però inserirli, perché di certo non potranno fare peggio di ciò che ho visto in questa stagione produrre dalla panchina. Insomma, voglio, non vorrei, vedere tornare la bella gioventù nel progetto, non una squadra che “serve” a produrre plusvalenze utili al bilancio. Oddio, c’è anche da dire che nelle ultime stagioni il calcio italiano non è che stia sfornando fenomeni paranormali che il mondo ci invidia. Però, senza questo polmone utile a rifornire di aria nuova un torneo ai margini dell’Europa che conta, difficilmente torneremo a essere competitivi. Poi, intendiamoci, undici giovani con la maglia dell’Inter addosso arriverebbero forse noni o decimi, il discorso non è questo. Ma lasciare spazio a un paio di ventenni ci sta. Anzi, ci deve stare.

Alla prossima.