Sarri a Sky: "L'Inter è dietro in classifica, ma arrivando al riscontro la sensazione è un'altra"

"Nel momento clou della partita siamo diventati arrendevoli". Al termine della sfida contro l'Inter, Maurizio Sarri ha analizzato così la prestazione della sua Lazio nel match di San Siro: "Abbiamo preso gol in maniera morbida - ha sottolineato il tecnico ai microfoni di Sky Sport -, perdendo un pallone che non si poteva perdere. Non mi è piaciuta quella fase, quella in cui l'Inter ci ha urlato addosso. Fino al 65' non avevamo concesso granché e avevamo avuto la palla per raddoppiare, e invece nel finale la sensazione è che siamo calati sotto tutti i punti di vista.

Deve cercare di fare anche lo psicologo con questi ragazzi?
"Ho avuto la sensazione che l'Inter avesse un'altra cilindrata rispetto a noi: il percorso per arrivare a questi livelli è ancora lungo. L'Inter è dietro in classifica, ma quando si arriva al riscontro la sensazione è che la strada sia ancora lunga. Parlo di cilindrata mentale, e anche fisica. Siamo la squadra che corre di più in A, ma abbiamo a che fare con giocatori che vanno ai 35 all'ora, quando il nostro picco è 29.8. Più che lo psicologo, devo fare il meccanico (ride, ndr)".

Come si argina l'effetto di queste due sconfitte?
"Per un bel pezzo siamo stati in partita, non ho visto una squadra in disfatta. Nel momento decisivo, però, ci siamo arresi. E questo non mi piace. Poi bisogna rimanere lucidi: se a inizio stagione ci avessero detto che ci saremmo trovati in questa situazione saremmo stati contenti".

Cos'è mancato sul gol di Gosens?
"Eravamo troppo fuori dalla porta, e invece avremmo potuto stare più all'interno. Ma la linea è stata sottoposta a troppe letture, è chiaro che qualcuna la sbagli. Anche la fase di discesa sul cross è stata fatta in netto ritardo".

Come sta Immobile?
"Non è ancora al massimo della condizione. Aveva fatto uno spezzone di partita abbastanza lungo, la squadra era in sofferenza e credevo che con un giocatore di palleggio si potesse allentare la pressione degli avversari".