Mourinho: "Tre finali per il calcio italiano è una bella cosa. Non penso a fare la storia della Roma"
Il tecnico della Roma, José Mourinho, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il pareggio contro il Bayer Leverkusen per 0-0 che ha permesso ai giallorossi di arrivare in finale: "Un messaggio che voglio mandare all'Emilia Romagna, forza. Nelle difficoltà riesci a trovare il meglio di te stesso, è un momento di grande festa a Roma ma non possiamo dimenticare la tristezza della gente. Noi come gruppo non possiamo evitare questo. Tornando alla mia squadra... È questa. Nei piccoli dettagli. Se non abbiamo Smalling in panchina magari non vinciamo questa partita. Perdi Spinazzola e poi Celik, se non abbiamo lui in quel momento era molto difficile. Questo per dire che i piccoli dettagli fanno la differenza. Possiamo dire anche di Bove, che ha giocato da quinto di destra e non è la sua posizione. I ragazzi danno tutto, questa partita è il risultato del nostro lavoro, delle esperienze, della saggezza tattica, di sapere stare nelle partite. È una squadra incredibile, se posso chiedere qualcosa di più ai romanisti... Questi ragazzi meritano qualcosa di speciale lunedì, partendo da Trigoria per arrivare alla gara".
Due finali in due anni, è nella storia della Roma.
"La mia preoccupazione non è stare nella storia della Roma, ma aiutare i ragazzi a crescere, a fare cose importanti. Aiutare i romanisti che mi hanno dato tanto sin dal primo giorno. Questa è una gioia molto grande per arrivare a un'altra finale".
La Fiorentina è vicina alla finale, il Siviglia giocherà contro di voi.
"Tre finali per il calcio italiano è una bella cosa. Siviglia e Juventus sono due squadre fortissime, ma la mia preoccupazione non era quella di pescare una delle due, ma arrivarci. Sarà difficilissimo per noi".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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