Polverosi esalta l'Inter: "Il fallo di Perez su Lautaro ingenuità? No, è paura"
"Grande partita con grandi gol di una grande squadra, la più bella, la più forte e la più completa della Serie A". Comincia così l'analisi di Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport circa la prestazione dell'Inter, l'ennesima di alto livello, di ieri sera contro l'Udinese. Il calcio dell'Inter è intenso, veloce, spettacolare, per certi versi ricalca quello del Napoli dello scorso anno.
"Qualcuno pensa che il fallo da rigore di Perez su Lautaro sia stato un’ingenuità. No, è stata paura. Nella mezz’ora che ha preceduto il rigore dell’1-0 la squadra di Inzaghi aveva tramortito i friulani, li aveva frastornati attaccandoli da ogni parte, con i cross, con i filtranti di Barella e Mkhitaryan, con le bordate da fuori di Calhanoglu. Quando Perez ha visto Lautaro che sfilava dalle sue spalle, ha cercato di acciuffarlo come poteva senza pensare che forse il 10 dell’Inter era troppo lontano dalla palla. Non era lucido, ma impaurito", prosegue.
Il paragone con la Juve è inevitabile ma le differenze sono evidenti: "L’Inter è nata per giocare, ha un centrocampo sontuoso, un attacco fantastico; la Juve è nata per difendersi e se dopo 15 partite è ancora a un passo dai nerazzurri è per la sua forza mentale, per la solidità e per i gol dei suoi difensori. Ma non è facile immaginare neppure come la Juve possa reggere il ritmo dei nerazzurri. Non ha la struttura per competere sullo stesso piano, ha solo la forza della mente, ha l’umiltà, ha la grinta, ma i giocatori no, quelli di Inzaghi sono più forti (e di più...) di quelli di Allegri. L’Inter ha il collettivo e le individualità, la Juve ha il collettivo. Oggi non sorprendono i 38 punti dell’Inter, ma i 36 della Juve".
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