Marotta al CorSera: "All'estero ci sono i ministeri dello Sport, a noi negato qualsiasi aiuto"

Marotta al CorSera: "All'estero ci sono i ministeri dello Sport, a noi negato qualsiasi aiuto"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 22 ottobre 2021, 08:52Rassegna Stampa
di Alessio Del Lungo

Giuseppe Marotta, ad dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, nella quale ha parlato di tanti argomenti, cominciando dallo stato del calcio: "C'è un freno politico verso lo sport. Quello d'elité ha risvolti economicamente impopolari, ma è il 13° comparto industriale del Paese, va attenzionato meglio. All'estero ci sono i ministeri dello Sport, mentre in Italia lo sport non è considerato rilevante nell'economia del Paese. Abbiamo un contesto obsoleto. Al governo ci siamo rivolti per un differimento delle imposte, ma a noi è negato qualsiasi aiuto. Il costo del lavoro è sproporzionato, il mecenatismo è morto: ora servono proprietà competenti, stabilità e continuità. Anche a danno dei risultati sportivi".

Il dirigente nerazzurro è critico con il movimento del nostro Paese: "Il calcio italiano non è più appetibile e rispecchia la situazione dell'Italia a livello politico e imprenditoriale. Adesso bisogna valorizzare le proprie risorse, contenere i costi e incrementare le strutture. Non vince chi più spende. Perché bloccammo l'idea dei fondi di investimento? Il bilancio si sistema con il mercato o l'aumento di capitale. Le società falliscono per mancanza di cassa. I fondi garantiscono liquidità, ma vanno negoziate le condizioni d'ingresso. Nel condominio della Serie A non si è mai d'accordo".