Zapata e quel sogno interista sfumato in estate: tutta colpa di Abraham
I colori sono sempre gli stessi, eppure Duvan Zapata ha 'rischiato', e molto, di giocare il prossimo Inter-Atalanta da calciatore della Beneamata. E invece nulla da fare: sabato, alle 18, il colombiano ritroverà San Siro come di consueto nelle ultime annate, ossia da avversario. Per il 30enne però, non sarà una gara come le altre: in estate infatti, venuto a conoscenza del forte interessamento dell'Inter, Zapata ha spinto molto per far sì che la sua Atalanta accettasse le offerte dell'Inter giunte sul tavolo dei Percassi dopo l'addio di Lukaku. Marotta infatti, lo aveva individuato come l'erede perfetto del belga: grande forza fisica, capacità di attaccare la profondità e letale in area di rigore.
UN AGOSTO CALDO - È il 12 agosto, il Chelsea ufficializza l'acquisto di Lukaku, e l'Inter si ritrova con un grande vuoto in attacco. Inevitabilmente inizia la caccia al suo sostituto, e in pole ci va suibito Duvan Zapata. Ausilio allaccia i contatti con il procuratore dell'ex Samp, e c'è poco da discutere: il colombiano si trasferirebbe di corsa a Milano. Ma ci sono da fare i conti con l'Atalanta, da sempre un osso duro sul mercato. Va bene dicono i bergamaschi, Zapata può partire. Ma prima dobbiamo trovare un'altra punta. L'Atalanta sceglie Abraham del Chelsea, la trattativa va avanti, ma ecco l'inghippo: si inserisce la Roma, Mourinho preme forte e l'inglese sceglie di andare nella Capitale. I tempi si allungano, i 30 milioni chiesti dai Percassi sono tanti, troppi, e la Beneamata vira su Correa, fortemente richiesto da Inzaghi. Il resto è realtà.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati