Le pagelle di Lecce-Inter: Frattesi in panchina è sprecato, Lautaro martello pneumatico. Inzaghi è uno sciamano

Le pagelle di Lecce-Inter: Frattesi in panchina è sprecato, Lautaro martello pneumatico. Inzaghi è uno sciamanoTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 26 febbraio 2024, 21:53Primo piano
di Yvonne Alessandro

INTER

Audero 6,5 - Al debutto in campionato si prende qualche licenza di troppo nel costruire dal basso. Basta incollare il fotogramma del rilancio pauroso con Sansone in agguato. Esce alla disperata su Almqvist e lo anticipa tempestivamente, nel secondo tempo tanta sostanza. Buona la prima, senza Sommer. 

Bisseck 6,5 - Circa un mese dall’ultima presenza da titolare. Grande personalità nell’avanzare, protetto da un fisico a misura armadio a due ante. Sansone e Rafia rimbalzano via che è una meraviglia. Sembrava volersi mangiare anche l'erba in campo dalla voglia di giocare e far parte di questa Inter.

De Vrij 7 - Meno lucido e fresco rispetto alle ultime uscite. Dedizione ed esperienza ripagata dal gol su calcio d'angolo, chiuso con cattiveria. E ancora una volta non fa rimpiangere un totem come Acerbi.

Carlos Augusto 6,5 - Da esterno o braccetto resta un factotum. Giocatore di indubbio affidamento oltre che di grande intelligenza tattica, per chiusure in diagonale e soccorso dei compagni in situazioni spinose. Quasi in versione bagnino di Baywatch con il salvagente, ma brasiliano. In grande stile.

Dumfries 6,5 - In un primo tempo movimentato sfrutta al massimo il fisico che ha e gli avversari vengono rimpallati indietro. Il più sono i suoi traversoni: colpi di mortaio che fanno tremare la difesa avversaria. In campo non c'è spazio per altri pensieri, nemmeno quando qualche titubanza contrattuale potrebbe distrarlo.

Frattesi 8 - Chiamato alle armi per un Barella boccheggiante, mette scudo ed elmetto per espugnare il ‘Via del Mare’. Ormai anche i muri sanno che se servito nello spazio diventa un detonatore di palle gol, come nella firma del 2-0. Si cala anche nei panni di assist-man per l'assatanato Lautaro. Dal 76' Akinsanmiro s.v.

Asllani 6,5 - Un leggero fastidio per Calhanoglu lo eleva a regista titolare. Nemmeno pioggia e vento lo turbano e alla prima possibilità impacchetta un filtrante delizioso per la rete di Lautaro. Macchia una grande partenza con l’ammonizione pesante nel primo tempo. Eccesso di gioventù, ma il coraggio espresso nell’impostazione con Audero è l’origine del raddoppio. Grande prova per lui. Dal 59’ Barella 6,5 - Buona dose di tranquillante per Inzaghi visto il giallo ciondolante sulla testa di Asllani.

Mkhitaryan 6,5 - Viene la risatina isterica al solo pensiero dei 35 anni suonati e dei 2555 minuti giocati fin qui in stagione. Imperfetto rispetto a quello che ci ha abituato, ma in un centrocampo così giovane c’è stretta necessità della sua saggezza. Come si dice? Il miglior vino è sempre il più vecchio. Dal 65’ Klaassen 6 - Minuti preziosi raccolti. Non tira indietro la gamba e si lancia anche in area avversaria. La volontà c'è. 

Dimarco 6,5 - Uno dei pochi ‘malcapitati’ nel dover stringere i denti dopo tante fatiche. Anche quando il match si incastra nel binario giusto però sbaglia tanto e deve inseguire gli avversari. Nella ripresa bada al sodo e sventa sul nascere le discese di Almqvist dalla sua parte. Sprigiona il suo mancino fatato con quella palla al millimetro sulla testa di De Vrij che vale il poker. Dal 76’ Buchanan 6 s.v.

Lautaro 8 - A furia di tirare la corda il rischio è che si spezzi. Eppure il Toro è dotato di forze sconosciute ai più e, anche se spremuto fino all’osso in questa stagione, punisce Falcone con un diagonale imprendibile. Il 100esimo sigillo in Serie A. Prima di uscire centra anche la doppietta per allungare a 101. Standing ovation del settore ospiti strameritata al cambio del capitano: il piedistallo di ogni successo. Dal 65’ Arnautovic 6 - Entra e per poco non trova il secondo gol consecutivo, solo Falcone in spaccata glielo nega. Ingresso grintoso valido una maglia da titolare nello scontro diretto con l’Atalanta?

Sanchez 7 - Niño alla riscossa. Non avrà sfondato la porta, ma la capacità mostrata nell’allacciare centrocampo e attacco è stata fondamentale. Preciso, pulito, conia l'assist per il gol di Frattesi. Quando i cambi sono chiamati a dimostrare il proprio valore. Ora non resta che sfatare il digiuno dal primo gol in stagione.

Simone Inzaghi 8 - Non sarà un’impresa titanica, ma sette vittorie di fila in campionato, dieci su tutte le competizioni, sono roba da sciamano. A maggior ragione con una formazione enormemente rivisitata e composta per la stragrande maggioranza da seconde linee. Il rischio di fare la fine del Milan come contro il Monza in trasferta era alto, ma il 4-0 al Lecce dimostra in toto quanto il piacentino sia stato in grado di tenere in riga tutti per l'unica cosa che conta: lo scudetto. A proposito: ristabilito il +9 sulla Juve, con il potenziale +12 da giocarsi alla prossima, nel recupero con l’Atalanta.

LECCE

Falcone 5; Gendrey 5,5, Baschirotto 5, Touba 5 ('57 Gonzalez 6), Gallo 5,5; Blin 6, Ramadani 5 ('79 Berisha s.v.), Rafia 5,5 ('55 Kaba 6); Almqvist 5,5 ('77 Oudin s.v.), Piccoli 6, Sansone 5,5 ('57 Banda 6). Allenatore: Roberto D’Aversa 5.