Le pagelle di Inter-Frosinone: Dimarco, che spettacolo! Thuram strabiliante, Sommer un muro di granito

Le pagelle di Inter-Frosinone: Dimarco, che spettacolo! Thuram strabiliante, Sommer un muro di granitoTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 13 novembre 2023, 22:56Primo piano
di Redazione L'Interista

INTER (a cura di Yvonne Alessandro)

Sommer 6.5 - Okoli lo sfida con un missile terrificante, lui non trema nemmeno e disinnesca in tuffo la minaccia. Metà gatto e metà guardiano. Il palo di Cheddira invece salva un altro clean sheet.

Darmian 6.5 - Quella gamba tesa a frapporsi sul colpo a botta sicura di Reinier nel primo tempo è un autentico salvataggio. Solita intelligenza a disposizione di chi certe letture se le sogna. 

Acerbi 6.5 - Prende a uomo Çuni e Reinier, senza timore di allargarsi ampiamente a destra. Difesa stagna per largo merito suo. E quel tuffo a peso morto sulla bordata a pochi passi di Soulé è come una parata. Uomo in più.

Bastoni 6 - Deve tenere a bada un ispirato Soulé e fa il possibile. Nella ripresa perde di vista Cheddira su quel tiro diagonale a sbattere sul palo e finire a lato, per sua fortuna. Non al top, ma poco male.

Dumfries 5.5 - Il più delle volte quando Oyono lo ingaggia a duello viene saltato secco. Fronte offensivo poi sembra quasi non sentirsela di fare più dello stretto indispensabile. Si divora una palla gol incredibile nella ripresa, schiacciando malamente di testa e tutto scoordinato. Inzaghi lo leva: probabilmente non ha ancora smaltito dal problema muscolare che lo ha tenuto fuori col Salisburgo. Dal 61’ de Vrij 6 - Normale amministrazione per un senatore come lui. Non passa nemmeno uno spillo al suo ingresso.

Barella 6 - Ci mette tutta la buona volontà, con qualche sgroppata old style a ricordare i bei vecchi tempi. Ma sembra sempre mancare quel pizzico di magia che lo contraddistingueva lo scorso anno. Come pure il feeling con la porta. Incompiuto.

Calhanoglu 7.5 - Ormai arcinota la sua qualità infinita in cabina di regia, vogliamo riconoscergli anche il dato sui calci di rigore? Il quinto (su 5) in campionato e la sicurezza ormai del cecchino infallibile. Ed è solo la 12a giornata. Dal 81’ Sensi s.v.

Mkhitaryan 7 - Si divide il compito con Calhanoglu di aprire il campo con suggerimenti pregevoli e rapidi a ribaltare il fronte. Confeziona uno degli assist più facili della storia per il capolavoro di Dimarco. Col passare dei minuti cala e lascia il campo. Dal 69’ Frattesi 6 - Cerca sempre il gol con una volontà incredibile. Non si fa mai mancare certi attacchi negli spazi a far tremare gli avversari. Niente firma personale, ma buon ingresso. 

Dimarco 8 - Da dove partire? Prima il gol magnifico con un mancino d’effetto a battezzare il vantaggio e Turati da 56 metri. Poi la moltitudine di traversoni al bacio piazzati al millimetro per i compagni, di una fattura impressionante. Il migliore per distacco: che spettacolo Dimash. Dal 81’ Carlos Augusto s.v.

Thuram 7 - Sbaglia subito un gol al 10’, una chance colossale a porta spalancata. Ma è solo questione di tempo perché accenda l’interruttore. Innesca duelli fisici con abilità da dribblomane che fanno scricchiolare la difesa dei canarini, come quando si guadagna da solo in mezzo a due il rigore del raddoppio. C'è ancora da chiedersi se sia meglio di Lukaku? Dal 70’ Arnautovic 6 - Un colpo di tacco pregevole per Frattesi e qualcosina ancora di apprezzabile, ma ha bisogno di rodaggio.

Lautaro 6.5 - Si cerca e si trova a meraviglia con Thuram. Punta gli avversari con una confidenza e una qualità imperiosa, anche se Monterisi tiene botta. Le sue occasioni per segnare le ha avute: gli è mancata solo la cattiveria del bomber di razza sotto porta. Si rifarà sicuramente.

Simone Inzaghi 7.5 - Potrà pure cambiare cinque interpreti rispetto all'uscita col Salisburgo, ma quest'Inter non cambia dimensione. E la testa del Frosinone vale la decima vittoria del campionato, sfilando la vetta alla Juventus ed oltretutto portandosi a +2 sui bianconeri. Creando poi una voragine con il Milan in classifica. E ora una sosta nazionali tranquilla, diversamente da quanto accaduto col Bologna a ottobre. Quando si impara dai propri errori...

FROSINONE (a cura di Marco Corradi)

Turati 5.5 - Nel primo tempo chiude regolarmente la porta dei suoi, salvando su Thuram e Lautaro. Capitola solo sulla magia "alla Recoba" disegnata da Dimarco, che lo buca da 65 metri. Quando prendi gol così è difficile ottenere la sufficienza, ma è incolpevole. E nella ripresa evita il tiro di Lautaro. Chissà come avrà preso, da tifoso, il coro che gli ha dedicato la Nord.

Monterisi 5.5 - Sarebbe il migliore del Frosinone, dopo aver retto a lungo su Lautaro e Thuram nel primo tempo. Poi commette l'erroraccio che risolve definitivamente la gara: si fa ubriacare dalle finte del francese, lo stende e causa il rigore del 2-0. E non si riprende più.

Okoli 6 - Fisicamente è impressionante nel primo tempo, reggendo il confronto con Thuram anche in velocità. È sfortunato nell'azione del rigore, scivolando e spianando la strada a Thuram, ma non va in apnea e blocca un paio d'azioni insidiose. Che brivido sul pallone perso al 90', che Lautaro non sfrutta.

Marchizza 5.5 - Il meno appariscente nella difesa del Frosinone. Viene tolto dalla fascia sinistra e fatica, non aiutando sugli inserimenti di Dumfries. Ha un guizzo quando si torna a quattro, con un tiro dalla distanza, poi torna a faticare. 

Lirola 5 - Senza dubbio è il peggiore del Frosinone. Se l'Inter sfonda regolarmente sulla sua corsia sinistra e Dimarco trova una prateria nell'azione dell'1-0, la colpa è dell'esterno spagnolo. Non trova mai le contromisure e lascia delle voragini in difesa. (dal 55' Ibrahimovic 6 -Un solo lampo, terrificante: si inserisce sulla palla geniale di Soulé e impensierisce Sommer col sinistro. Potenziale da campioncino, sarà riscattato per 3.5mln). 

Barrenechea 5.5 - Il primo tiro del Frosinone è suo, ma calcia altissimo. Parte bene, poi si perde senza la guida di Mazzitelli. Di Francesco lo sostituisce nel tentativo d'assedio finale, per inserire il quinto giocatore offensivo. (dall'82' Kaio Jorge sv - Pochi minuti senza incidere). 

Mazzitelli 6 - Comanda il possesso palla dei suoi, facendo muovere tutta la squadra al suo comando. Poco incisivo offensivamente, ma è una certezza per Di Francesco. Quando esce per infortunio, si nota. (dal 34' Brescianini 5.5 - Entra a freddo e ne gliene va dato atto, ma non riesce a incidere per tutto l'arco della gara. Ed è l'unico ammonito, per un fallo su Acerbi)

Oyono 6 - Il migliore del Frosinone (con Monterisi) nel primo tempo. Stravince il duello con Dumfries nella zona offensiva ed è una freccia sulla sinistra. Sparisce dai radar nella ripresa, prostrato forse dalla stanchezza. E il Frosinone ne risente. 

Soulé 6.5 - Il migliore dei suoi, con quelle fiammate disequilibranti che abbiamo già visto nell'avvio della Serie A e mandano in tilt Bastoni. In due-tre occasioni spaventa la difesa, inventandosi gli assist per il palo di Cheddira e la potenziale rete di Ibrahimovic. Salva Sommer.  

Reinier 5.5 - Parte bene, con tanto movimento tra le linee e qualche raddoppio difensivo, poi si perde. Col passare dei minuti diventa più fumo che arrosto e nella ripresa sparisce completamente, venendo chiuso con facilità. (dall'82' Caso sv - Non appena entra, l'Inter gestisce e il Frosinone non riesce più ad attaccare).

Cuni 5.5 - Perde ogni duello con Acerbi, bruciando le chances di conquistare i (pochi) palloni che potrebbero arrivare dalle sue parti. Il Frosinone lavora infatti molto sulle ali, ma non sfonda centralmente. (dal 55' Cheddira 5.5 - Per lui vale lo stesso discorso del compagno. Un paio di buoni movimenti, che portano ad un paio. Poi Acerbi prende le misure, l'ex Bari si innervosisce e non lotta più). 

Eusebio Di Francesco 6 - L'azzardo tattico iniziale, col passaggio al 3-4-2-1, incarta e innervosisce l'Inter per quarantatrè minuti. L'eurogol di Dimarco gli rovina i piani e nella ripresa prova l'assalto mourinhiano: chiude con cinque giocatori offensivi, costruendosi una sola chance (con Ibrahimovic) e rischiando grosso dietro. Il suo Frosinone esce a testa alta da San Siro, ma non spezza il tabù: cinque ko su cinque, senza segnare.