La mezzanotte è scaduta, game over per Zhang. Nelle prossime ore l'Inter sarà di Oaktree

La deadline è passata ed ora, per Steven Zhang, sono svanite anche le ultime ed ottimistiche speranze. Il prestito garantito da Oaktree tre anni, passato dai 275mln iniziali a 385mln da restituire per gli interessi, non è stato ripagato e dunque l'era-Suning si chiuderà nel peggiore dei modi per il club nerazzurro. Dopo otto anni e sette trofei, Zhang lascia senza possibilità di replica, nonostante la minaccia di procedimenti legali nei confronti del fondo con sede a Los Angeles.

Già nella notte Oaktree dovrebbe attivare la pratica per l'escussione del pegno (nel caso Milan-Elliott si risolse tutto in due-tre giorni, ndr), che lo porterà ad acquisire il 99.6% delle quote dell'Inter. Atteso per domani, da capire se nella mattinata italiana o in quella statunitense, il comunicato che sancirà il passaggio di proprietà: sarà la stessa Oaktree a pubblicarlo e dare il via alla sua scalata silenziosa. Entro venti giorni dovrà stabilire il nuovo presidente e il nuovo CdA, nel mentre pieni poteri a Beppe Marotta.

Matteo Barzaghi, giornalista di Sky Sport, spiega così la situazione: "È finita l'era Zhang, non nel migliore dei modi per lui. Non per l'Inter che vive un momento importante ed ha dimostrato, vincendo lo scudetto, di avere grande valore e di poterlo prolungare nel tempo. Si andrà verso l'escussione del pegno e il club nerazzurro diventerà di proprietà di Oaktree. Il management non cambierà perché è riuscito in una situazione difficile a contenere costi, diminuire le perdite e a vincere. Il fondo guarda a questo valore. Non sappiamo se il fondo voglia cedere subito o tenere per un po' l'Inter, gestirla e poi cedere al giusto prezzo. Si scoprirà nei prossimi giorni e aspettiamo un comunicato che chiarisca la sua posizione ai tifosi nerazzurri".