La LuLa torna a splendere: Atalanta ko 3-2 e Champions in cassaforte
Una partita fin da subito dominata dai nerazzurri, nonostante lo spauracchio degli orobici nel primo tempo. Ma l’Inter è sempre rimasta in avanti, prima con l’uno-due flash Lukaku-Barella, accorciato da Pasalic, poi con il tris calato da Lautaro. Spauracchio di Muriel al 92’, ma calano le luci a San Siro e il match finisce 3-2 per la banda di Simone Inzaghi. Vittoria ritrovata dopo il Napoli e qualificazione in Champions League centrata.
Lukaku-Barella flash, poi cresce l’Atalanta: Pasalic accorcia, è 2-1 per l’Inter al 45’
Una prima metà di gara double face per i nerazzurri, che per più di venti minuti dominano su un’Atalanta persa. Tre minuti solamente per il raddoppio che ha mozzato le gambe agli orobici, prima con Lukaku e poi con la bordata sotto la traversa di Barella. I padroni di casa hanno sfiorato anche il tris al 17’ con Calhanoglu, pescato però in fuorigioco sul gol che avrebbe messo in sicurezza la partita. Dopo un avvio shock l’Atalanta ha tentato di buttare fuori la testa dalla sabbia e reagire prima con Hojlund poi con Koopmeiners, disinnescati entrambi da Onana. Un segnale esplicito degli orobici però, che al 36’ hanno bucato l’Inter su girata di Pasalic. Attimi di attesa per convalidare il 2-1, ma la realizzazione del croato è regolare: l’ex Milan ha impattato prima sul pallone e poi sulla caviglia di D’Ambrosio. Il gol ad accorciare le distanze ha infuso fiducia alla Dea, cresciuta a dismisura sul finale del primo tempo. Ma il fischio dell’arbitro Orsato a San Siro chiude il 45’ sul risultato di vantaggio per l’Inter.
Lautaro cala il tris, Muriel si inventa il gol dell'anno: passa l'Inter 3-2, è fatta per la Champions
L’Inter rientra dagli spogliatoi con un piglio diverso, attaccando ripetutamente la porta di Sportiello in più occasioni. Al 51’ un contropiede micidiale dei nerazzurri con Lukaku a innescare Lautaro viene sventato da Toloi. Poi una LuLa scatenata ripropone il panico in area avversaria e il Toro che per questione di millisecondi e millimetri non ha trovato la scivolata preziosa del 3-1. Inzaghi capisce il momento della squadra e chiede la graffiata vincente ai suoi, che ci hanno riprovato senza successo su fiondata di Calhanoglu al 55’. La gara prende le sembianze di una partita a scacchi al momento dei cambi degli allenatori. La sostituzione strategica Lookman-Muriel adottata da Gasperini vuole mettere sulle corde la retroguardia dell’Inter, ma coach Inzaghi ha la risposta pronta. Dentro Robin Gosens al posto di uno spremuto Dimarco per avere più centimetri dietro che sortisce il suo effetto. Col passare dei minuti aumenta l’intensità dei contrasti, con i ritmi di gara però sensibilmente abbassati. Solo questione di minuti, però, quando una giocata dal nulla di Lukaku riaccende il match e spiana la strada dei nerazzurri. L’imbucata strepitosa per Brozovic scioglie la difesa degli orobici, il croato appoggia per il tap-in semplice di Lautaro per la rete della sicurezza. Le sostituzioni di Simone Inzaghi verso il finale di gara sono un toccasana per l’Inter, nonostante l’eurogol di Muriel di controbalzo sullo scadere a far tremare. Ma non c’è più tempo a San Siro: i nerazzurri vincono 3-2 contro l’Atalanta.
La vittoria che ci voleva per chiudere categoricamente il discorso qualificazione in Champions League, tra l’altro mettendo nei guai una diretta rivale. Il segnale, l’ennesimo in questo finale di stagione, che può solo rendere felice Inzaghi. Ora il mister ha la possibilità di concentrarsi appieno sul Manchester City e la finalissima di Istanbul, l'ultima gara di campionato col Torino conta relativamente. E la gestione del dispendio di energie potrà avvenire con maggiore serenità a missione Champions compiuta.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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