L'Inter deve cancellare il Bayern. La Viktoria è quasi un obbligo.
La matematica alla fine non è mai stata un'opinione. E per passare il turno in un girone con Bayern Monaco e Barcellona di punti ne servono parecchi: nove volte su dieci, come ha ribadito Simone Inzaghi, la quota è fissata a 10, ma probabilmente questa sarà l'unica occasione in cui l'eccezione conferma la regola. Ed è proprio nella Boemia occidentale che l'Inter dovrà ritrovare se stessa contro quel Viktoria Plzen che ad oggi rappresenta idealmente lo sparring-partner del girone ma che può trasformarsi inevitabilmente in un'arma a doppio taglio.
I dubbi di Inzaghi
La sconfitta nella prima giornata della fase a gironi, seppur prevedibile, ha complicato parecchio la questione: la sfida della Doosan Arena diventa dunque un match da dentro o fuori. È pur vero che la panchina del tecnico nerazzurro non è poi così traballante, ma Plzen rappresenta il secondo atto di un trittico fondamentale per rinsaldare le fondamenta.
I dubbi non mancano, a partire da quel dualismo Onana-Handanovic che rischia di scandire il calendario nerazzurro per parecchie settimane: nonostante l'ottima prestazione contro i granata, lo sloveno al momento è indietro nelle gerarchie rispetto al camerunense. Punti interrogativi complicati che alimentano il momento d'incertezza e lo rendono di difficile comprensione, quasi surreale.
Le scelte: Dzeko-Lautaro dal 1'
E se tra i pali le scelte verranno comunicate alla squadra soltanto durante la riunione tecnica, il resto della formazione sembra essere praticamente fatta, con Lautaro e Dzeko - tra i più temuti stando ai padroni di casa - in campo dal primo minuto. Gosens sulla fascia sinistra è in pole (nonostante qualche malumore da parte della società per le recenti prestazioni) mentre in mezzo al campo Mkhitaryan potrebbe far rifiatare Calhanoglu.
Il Viktoria cerca l'impresa
Dall'altra parte c'è un avversario ferito da quel 5-1 subito in casa del Barcellona ma lanciatissimo in campionato (e aiutato dalla Federazione per approdare alla fase a gironi della Champions). Bilek ha recuperato Chory, alle prese con qualche problema fisico accusato nell'ultima sfida di campionato, si va verso il 4-2-3-1 con Vlkanova, Sykora e Mosquera alle spalle dello stesso Chory.
La festa sugli spalti non mancherà di certo dopo il ritorno in Champions a distanza di quattro anni, l'obiettivo sarà uno soltanto: strappare più punti possibili per poter stravolgere le gerarchie nel gruppo. Niente matematica però in casa Plzen, con quella dovrà vedersela l'Inter. Senza opinioni, ma solo coi fatti.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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