Inzaghi: "Fiero di restare all'Inter, il ciclo va avanti. Il nostro obiettivo è ripeterci"
In vista dell'esordio in campionato di sabato contro il Genoa, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi è stato intervistato da Sportmediaset: "Sappiamo quello che ha rappresentato per noi, per i tifosi e per la società la vittoria della seconda stella. Sappiamo che dovremo essere bravi ancora di più con l'applicazione giornaliera. Abbiamo visto negli ultimi anni che ripetersi non è semplice, ma quello è il nostro grande obiettivo".
Quanto è importante partire forte come lo scorso anno, con cinque vittorie di fila?
"Beh, quello senz'altro ci ha dato una grandissima spinta. Ci stiamo preparando per quello, abbiamo avuto una buona preparazione condizionata dal fatto che quest'anno ci saranno molte più partite, col Mondiale per Club a fine stagione. Gli arrivi sono stati scaglionati per Europei e Copa America, è stata una preparazione condizionata ma ho trovato grande apertura da parte di tutti i ragazzi".
C'è qualcosa di rivedibile nella preparazione?
"Sono contento, abbiamo avuto qualche acciacco ma cose molto lievi: a parte De Vrij penso di averli tutti per Genova. Sono soddisfatto di quello che hanno fatto, adesso c'è grande attesa per il debutto di sabato".
Sono arrivati tre inserti importanti in una squadra che già funzionava molto bene, quanto ossigeno daranno?
"Sono ottimi innesti, arrivati in una squadra che già funzionava molto bene. Senz'altro ci aiuteranno nelle rotazioni in una stagione con 68-69 partite più quelle con le Nazionali. Ci sarà bisogno di tutti, dovremo essere bravi io e il mio staff capire le rotazioni di volta in volta e quali giocatori avranno più bisogno di riposo rispetto agli altri".
Il vero valore di questa squadra, visto da fuori, è il senso di gruppo. Ci sono tanti talenti ma il gruppo funziona bene, quanto vede il suo imprinting da allenatore?
"Sono ragazzi che stanno bene insieme, che lavorano quotidianamente. Mi rende orgoglioso tutto questo, quando si lavora col sorriso, che non vuol dire lavorare meno ma lavorare meglio, è tutto più facile".
Qual è la ricetta?
"Stare bene tra di loro, e loro stanno molto bene tra di loro".
Come si approccia questa nuova Champions?
"È un nuovo formato, con due partite in più nel girone. Sarà più difficile, ci sono tante squadre straniere che hanno più budget di noi ma due anni fa abbiamo dimostrato arrivando in finale o con gli ottavi di finale dell'anno scorso di poter recitare la nostra parte".
Sono arrivati rinnovi importanti, quanto è importante mantenere questo nucleo?
"Sono stati importanti questi rinnovi perché il ciclo va avanti con lo stesso allenatore e lo stesso staff tecnico. Sono contento per loro perché se lo sono meritato, penso a Lautaro Martinez e Nicolò Barella che sono capitano e vicecapitano. Sono ragazzi con un forte senso di responsabilità verso il club e devono continuare a lavorare come hanno fatto in questi anni".
Lautaro è sempre più trascinatore da quando è capitano. Dal suo punto di vista, in cosa può ancora crescere?
"Nei miei tre anni all'Inter ha fatto ottime stagioni. È un giocatore in continua crescita, la fascia di capitano lo ha responsabilizzato ancora di più, ma mi piace come lavora in campo e come si comporta fuori, aiuta tutti tantissimo".
Se guarda la sua Inter, di cosa si sente più fiero?
"Mi sento fiero perché sto bene nel posto dove lavoro. Al di là dei titoli, a me piace stare bene dove lavoro. Sono stato tanti anni benissimo alla Lazio e ora mi sento bene in questo posto. Quando lavoro con serenità è tutto più facile".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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