La capolista se ne va, ma che sofferenza: 2-1 al Genoa, ci pensano Sanchez e Asllani

La capolista se ne va, ma che sofferenza: 2-1 al Genoa, ci pensano Sanchez e AsllaniTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 5 marzo 2024, 08:05Primo piano
di Yvonne Alessandro

dall'inviata a San Siro

L’Inter vince una guerra di nervi contro un Genoa battagliero dall’inizio alla fine. Una gara spianata dal doppio vantaggio siglato Asllani e Sanchez nel primo tempo, fino alla vita complicata nella ripresa e l’accorcio delle distanze di Vasquez al volo al 54'. I nerazzurri soffrono maledettamente nella ripresa, riuscendo però a tenere botta sui continui arrembaggi di Retegui & co, chiudendo in bellezza con la vittoria per 2-1 e il +15 sulla Juventus. Un altro gigantesco passo verso lo scudetto, direzione seconda stella.

Primo tempo bloccato

Una gara scontrosa, snervante e che ha richiesto un infuso di pazienza a livelli estremi. D’altronde la predisposizione senza palla della ciurma di Gilardino è tale da rendere la vita infernale anche alle big, in questo caso l’Inter, pure in un teatro rumoroso come San Siro. Nei primi venti minuti l’Inter ha analizzato al millimetro gli spostamenti in campo dei giocatori del Genoa senza pallino del gioco. Al che, trovata la chiave di volta, Dimarco si è presentato di fronte all’estremo difensore rossoblu dopo un’imbucata clamorosa di Barella.

Nulla di fatto, con gli ospiti a rispondere immediatamente su colpo di testa di Retegui prima e seconda incornata in un’azione differente, disinnescata da Sommer poi graziato da un Gudmundsson disgraziato con la porta spalancata. Il finlandese non ha nemmeno centrato lo specchio di porta, togliendo dai guai i nerazzurri per nulla ordinati e reattivi in questa situazione.

Genoa punito, Asllani e Sanchez ci mettono la firma

Inter che non ha accettato le imposizioni del Grifone, trafiggendolo improvvisamente al 30’ con Asllani: Sanchez a difendere palla e verticalizzare per l’albanese, botta spaventosa sotto la traversa ed 1-0. Un gol che scioglie un po’ la tensione tra i nerazzurri, in confidenza con il pallone e gli automatismi in campo per il rigore guadagnato da Barella su palla geniale di Lautaro. L’arbitro Ayroldi nel fischiare rigore per l’intervento irregolare - ma dubbio - di Frendrup in estirata sul nerazzurro viene richiamato dal Var a rivedere l'azione. OFR convalidato, dal dischetto Sanchez senza pietà a completarre il raddoppio dell’Inter al 38’. Il Genoa è sembrato in bambola, quasi incapace di reagire al maremoto nerazzurro. Tanto che Mkhitaryan sul finale, tutto solo involato verso Martinez, si è divorato il tris.

Vasquez sentenzia a freddo e accorcia

La gara si è riaperta col ritorno col botto del Genoa, nel segno di un recupero fondamentale in difesa per Gilardino. Si tratta infatti del messicano Vasquez, messo a nuovo appositamente per l’uscita a San Siro: un allontanamento del cross di Carlos Augusto per una palla a spiovente per il difensore rossoblu, coordinazione impeccabile e 2-1 al 54’. Simone Inzaghi ha sbracciato vistosamente per richiamare l’attenzione dei suoi, troppo passivi su questa seconda palla in ribattuta. Sommer l’unico incolpevole di una rete che potrebbe compromettere le sorti dell’Inter a furia di lasciar giocare il Genoa con tranquillità negli spazi concessi.

Vitinha illude il Genoa, spavento Inter

Una gara che ha preso le sembianze di una fuga ripetuta dai pericoli per l’Inter, passiva sulle offensive a ripetizione del Genoa. Rossoblu a un passo dalla rimonta al 64’ con il subentrato Vitinha: palla raccolta a cavallo della linea del fuorigioco, diretto marcatore lasciato sul posto e resto della difesa passiva per il gol vincente sul primo palo a beffare Sommer. Ma l’arbitro, su chiamata del guardalinee, ha annullato il pari per fuorigioco del numero nove rossoblu.

A furia di giocare con il fuoco l’Inter ha rischiato di bruciarsi, perdendo una moltitudine di palloni sanguinosi in mezzo al campo a concedere libertà di contropiede nel perfetto stile Genoa. Per fortuna dei nerazzurri però il lavoro del neo entrato Acerbi a muro con il fresco Bisseck e il rodato De Vrij hanno fatto impantanare gli avversari. E al contempo Inzaghi ha ottenuto risposte volanti dai suoi in proiezione offensiva. Solo un tentativo a botta sicura di Arnautovic allo scoccare del 90' avrebbe potuto rendere riportare serenità all'Inter, ma la reattività di Martinez ha negato questa sensazione.

Quattro minuti di recupero che sanno di eternità per la determinazione del Grifone a riacciuffare la parità. Ma nemmeno l'all-in di Gila e l'ingresso di Ekuban ha sortito effetto. La fortezza nerazzurra ha retto qualsiasi urto sul finale, badando al sodo e chiudendo 2-1 il match. Soddisfazione inspiegabile per un San Siro preoccupato, i nerazzurri in campo e Simone Inzaghi che confeziona così la sua 179esima vittoria in carriera. Oltre che confermare l'allungo a +15 sulla Juventus. Ulteriore zampata al campionato per afferrare l'agognato scudetto tra due mesi.