Il 2023 dell'Inter - La finale maledetta, l'Inter perde col Manchester City
"È la partita più importante della mia vita. Ma anche dei miei calciatori. Onana e Dzeko hanno giocato la semifinale ma la finale è la prima volta. E' la partita più importante e ci ripaga di tutti gli sforzi fatti durante l'anno. Quando abbiamo recuperato tutti abbiamo fatto grandi cose". Le parole di Simone Inzaghi alla vigilia della finalissima contro il Manchester City hanno fatto capire sin da subito quanto fosse importante una finale di Champions League inaspettata, ma conquistata sul campo con prestazioni da incorniciare.
La vigilia
L'equilibrio si percepiva anche nelle parole del tecnico piacentino alla vigilia del match: "Non sono bravissimo nelle percentuali. Incontriamo la squadra più forte del mondo, hanno vinto 5 volte la Premier in 6 anni. E' sempre arrivato in finale o semifinale in Champions. Servirà una gara da squadra, sappiamo che sfidiamo i migliori con una rosa fantastica. Un allenatore che ha segnato un'epoca nel calcio moderno, c'è un prima e dopo Guardiola. Sarà una partita importantissima".
La finale
E l'Inter a Istanbul ha giocato una partita attenta, matura, equilibrata, senza mai andare in balia di un avversario più contratto rispetto al solito. Pochi rischi e nessun timore, soltanto il gol di Rodri ha spezzato il filo: una rete pesante come un macigno, nemmeno l'ingresso di Lukaku ha cambiato le sorti del match. Resta l'amaro in bocca, ma anche quella consapevolezza mostrata in campionato: spesso si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie. E i risultati parlano chiaro.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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