Da Eriksen a Mourinho, tutte le dichiarazioni di Marotta durante la presentazione del nuovo calendario

Da Eriksen a Mourinho, tutte le dichiarazioni di Marotta durante la presentazione del nuovo calendario
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 14 luglio 2021, 21:15Primo piano
di Luca Chiarini

Più volte incalzato da Marco Cattaneo e Giorgia Rossi, che questa sera hanno presentato la cerimonia di presentazione del nuovo calendario di Serie A, l'amministrato delegato dell'Inter Giuseppe Marotta ha avuto modo di toccare diversi argomenti, legati al mercato ma non solo. Vi riproponiamo qui sotto tutte le sue dichiarazioni:

Sul campionato: "La stagione è partita come sempre. Il pronostico iniziale trova delle favorite, ma poi ci sono le outsider e il campionato è lunghissimo. Credo che nel nostro campionato, a differenza magari della Champions, vinca sempre la squadra migliore".

Sul cambio in panchina e l'addio di Hakimi: "Tutti gli avversari hanno inizialmente stesso valore. Il campionato è lunghissimo, al girone di ritorno si potrà avere maggiore chiarezza sulla griglia dei potenziali vincitori. Credo che Inzaghi abbia dimostrato, grazie al supporto della società, il proprio lavoro. Merito della Lazio averlo svezzato, io ho raccolto quello che ha fatto. L'addio di Conte? Bisogna guardare avanti, ora c'è una sfida nuova che affronteremo con lo stesso entusiasmo. Chi sostituirà Hakimi? È un bel rebus, dovremo avere un po' di creatività".

Sulle frecciatine di Mourinho legate ai ritardi nel pagamento degli stipendi: "Non voglio far polemica. Mourinho è una grande volpe, è abituato a stuzzicare gli avversari, o forse a stimolarli. Non è questo il contesto. Io mi sento stimolato, ma sto al gioco: anche questi siparietti servono per creare motivi di discussione. Poi sta a noi non cadere nella trappola".

Su Eriksen: "Siamo contenti che stia ritrovando la salute. La speranza è che possa tornare anche in campo, ma è una situazione che va studiata analizzata. Ma l'importante è che continui ad essere in salute. Calhanoglu è stata un'opportunità, non uno sgarbo al Milan: oggi prendo io il calciatore svincolato, domani magari lo prenderanno a me. Se oggi i calciatori non accettano certe proposte bisogna avere la forza di lasciarli andare".