Cessione Inter, tra smentite e viaggi oltreoceano: il futuro è un enigma
Quale sarà il futuro dell’Inter? Se lo staranno chiedendo la maggior parte dei tifosi nerazzurri, sempre più bombardati dalle continue voci, o notizie, che vedrebbero il gruppo Suning con un piede e mezzo fuori da Appiano Gentile. Tra smentite di rito e volontà - non si sa quanto veritiere - di non abbandonare la barca, quel che sappiamo, per certo, è che la famiglia Zhang da un anno ormai è in seria difficoltà ed è costretta, dunque, a guardarsi in giro.
Le prime ipotesi di cessione e l’arrivo di Oaktree
Ma partiamo dal principio. Ci ricorderemo tutti come già dallo scorso gennaio l'ipotesi di una cessione della società sia stata seriamente vagliata dagli Zhang, entrati in trattativa con BC Partners. La proprietà interista, come avviene tutt’ora, pretese un miliardo e il tutto si concluse con un nulla di fatto. Così, a maggio, è arrivato l’accordo con il fondo californiano Oaktree: prestito di 275 milioni di euro da restituire in tre anni. Insomma, soldi freschi per tenere in vita un colosso del calcio mondiale come la Beneamata. Ma ciò non ha di certo cambiato l’idea degli Zhang, pronti a tenersi il club magari anche fino alla costruzione del nuovo stadio, provvedendo però a cedere calciatori al fine di onorare il pagamento degli interessi a Oaktree.
La situazione economica del club e le nuove voci sulla cessione
Ma i problemi economici restano nonostante il ridimensionamento avvenuto durante la scorsa estate. L’Inter, infatti, a livello economico ha perso 320 milioni di dollari nello scorso anno e, attualmente, le perdite si aggirano intorno ai 15 milioni al mese. Non è dunque difficile comprendere come cercare un nuovo investitore rimanga una priorità. Suning continua a sperare in un socio di minoranza, ma la mission resta complicata: chi entra in una società con quote di minoranza, sapendo di non poter influire in maniera determinante sulle principali decisioni del club? Intanto arrivano secche le smentite (di rito?) su un’eventuale acquisizione del fondo saudita Pif, ma allo stesso tempo si rincorrono le voci circa viaggi oltreoceano di Zhang, pronto a trattare la cessione del club con tre società statunitensi. Insomma, da una parte la proprietà cinese, anche stizzita, cerca di gridare a tutto il mondo che l’impegno nei confronti della Beneamata sarà di lunga scadenza, dall’altra però non pare aver molta voglia di investire, affidandosi totalmente alla fantasia del proprio management. Ma può mai esser questo il futuro dell’Inter?
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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