Le aspettative esagerate sugli acquisti estivi danneggiano tutti
Le critiche verso l'Inter sono sempre all'ordine del giorno. La partenza non è stata delle migliori, troppe le partite perse finora ma, nonostante ciò, i nerazzurri sono in corsa ancora per tutte le competizioni. Secondi in Serie A, tra le prime 8 nel girone unico in Champions League e quarti di finale di Coppa Italia. Disastro assoluto, queste erano le sensazioni della critica sul mercato interista, con Bonny al centro del dibattito ma non solo. Akanji, Luis Henrique, Pio Esposito e Diouf, tutti giocatori considerati "scarsi" e non all'altezza delle ambizioni del club. Preconcetti che vanno ben oltre il livello calcistico dei giocatori degli stessi, con i fatti che hanno dato ragione ad Ausilio e Marotta. Akanji, è un punto fermo della difesa, per Pio non serve aggiungere altro, Luis Henrique ha le qualità, e chi non le vede è miope, e poi Diouf. Di tutto questo la società ne era già al corrente, e se si pensa che 6 giocatori sono arrivati per meno di 100 milioni. La questione è: i colpi estivi non erano sbagliati, è stato solamente sottovalutato il lavoro della società, il quale è stato bocciato ancor prima di vedere i giocatori all'opera e ancor prima che gli stessi si ambientassero.
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Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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