Zazzaroni: "La seconda stella dell'Inter non sarebbe mai arrivata senza Pellegrini e Moratti"
"A grandi sorsate l’Inter si ubriaca di stelle. Sono finalmente due - si legge sul fondo di Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport -. Sono felice per Simone Inzaghi, con quel modo tutto suo di fare l’allenatore. Non è un grande comunicatore, sa però parlare ai giocatori, li responsabilizza e tranquillizza, ed è la cosa che più conta".
Zazzaroni parla anche dell'Inter di Pellegrini e Moratti: "Stella o non stella, mai così Inter come quelle di Pellegrini e Moratti. Non ce l’ho con Steven Zhang, lui non ha colpe, ma almeno quelli i soldi li mettevano sul serio ed erano i loro soldi, miliardi di lire e poi milioni di euro. E genuina e potente e soprattutto antica era la passione che li muoveva - scrive -. Moratti resta il più grande presidente della storia interista, con il Triplete di Mourinho ha raggiunto e verosimilmente superato il padre Angelo. La seconda stella dell’Inter non sarebbe mai arrivata senza Pellegrini, Moratti e un calcio che per chi ha avuto la fortuna di viverlo resta ineguagliabile. Non sono mai stato un tipo nostalgico, vivo il presente e del passato non conservo nulla. Ma Pellegrini e Moratti non trasmettono il veleno della nostalgia, solo la speranza o l’illusione di qualcosa di più vero e autentico. Più di calcio".
Infine una battuta su Thuram e Sommer, grandi rivelazioni di questa stagione: "Il dominio stagionale è stato fin troppo evidente, frutto anche di assolute sorprese quali Thuram e Sommer. L’estate scorsa non immaginavo che potessero fare addirittura meglio di Lukaku e Dzeko, che metto insieme, e Onana. Ho il sospetto, fondato, che i due abbiano stupito, e non poco, anche chi li ha presi, Piero Ausilio, e chi ne ha avallato l’acquisto, Beppe Marotta".
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