Veron: "Chivu-Inter scelta coraggiosa, qualcuno si aspettava più esperienza. E Inzaghi..."

Veron: "Chivu-Inter scelta coraggiosa, qualcuno si aspettava più esperienza. E Inzaghi..."TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 17:11News
di Marco Pieracci

Ospite della Milano Football Week, l'ex centrocampista nerazzurro Juan Sebastian Veron ha parlato anche della stagione senza titoli dell'Inter: "Sì, ma ci si rialza sempre perché lo devi fare, non hai scelta. Al di là che non è facile - riporta TMW -, perché hai lavorato tutto un anno, arrivi in finale e finisce come finisce, non nella maniera migliore. Ma il calcio è questo per i giocatori e immagino pure per i tifosi, che però la vivono in maniera diversa. Ma adesso ho visto che è andato via Inzaghi, arriverà il nuovo allenatore, immagino ci sarà un po' di movimento e porterà nuove aspettative, nuovi obiettivi e lì è dove ti devi appoggiare e ricominciare".

Non ti aspettavi Inzaghi così in alto. Ha fatto bene a lasciare l'Inter?

"Penso, non lo so, ma per ripartire lui sicuramente avrebbe dovuto fare molti cambi nella rosa. Lui ha lavorato sempre con lo stesso gruppo o almeno con la base, e muovere quei giocatori che tanto hai allenato, con cui hai condiviso dei momenti belli, più belli che brutti, alla fine quando sei allenatore e devi ricominciare dai nuovi obiettivi... forse non rientravano. Quindi ha scelto di andare via, al di là della proposta che puoi avere".

L'Inter ha scelto Chivu, che ha allenato il Parma. Ti piace come scelta?

"Non ho visto tante partite, la verità è che non so come lavori ma ritengo che una società come l'Inter, con la gente che lavora nell'Inter, abbia preso una scelta e fatto una ricerca in base a come lavora, a come si rapporti col gruppo. Una scelta sì coraggiosa, forse qualcuno si aspettava qualcuno con più esperienza ma alla fine hai una buona dirigenza e ti affidi a quello che pensa".

Ci vorrebbe Mancini per risollevare la Nazionale italiana?

"Non so, è difficile dire se sia la persona giusta. Lo ha fatto, credo anche bene, dopo Roberto c'è stata un po' di fatica in Nazionale ma è uno che conosce il lavoro perché essere allenatore di una Nazionale è molto diverso dall'essere allenatore di una squadra di giocatori che hai tutte le settimane, tutti i giorni. Quindi ha il polso e penso che una seconda tappa non sarebbe male, chiaro che dipenderà da lui".