San Siro, ultras e criminali non entrano: Inter e Milan portano avanti la 'rivoluzione'

San Siro, ultras e criminali non entrano: Inter e Milan portano avanti la 'rivoluzione'TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 10:18News
di Marta Bonfiglio

Inter e Milan, coordinati con la Procura di Milano, vogliono bonificare San Siro dai criminali, ripristinare la legalità di ogni settore dello stadio, Curve comprese, non consentire più che esistano zone franche, spazi extraterritoriali dove non entra lo Stato, ma neanche le famiglie o i tifosi normali che d’ora in poi, potranno riappropriarsene. Non solo: rendere questo, secondo anche le indicazioni della procura nazionale antimafia, un modello apripista, un progetto pilota per avere finalmente in tutta Italia stadi davvero sicuri. Per troppi anni non è stato così (e basta leggere le cronache per avere un riepilogo dei delitti attribuiti ai capi ultrà di Inter e Milan), scrive oggi La Gazzetta dello Sport.

I protocolli sicurezza che stanno per essere introdotti a San Siro (esempio: il divieto di cessione degli abbonamenti ad altri tifosi, ma anche il riconoscimento facciale per entrare nello stadio), potranno diventare un punto di riferimento per il resto d’Italia: mai più zone franche. A questo, continua il quotidiano, però va aggiunto ora un cambiamento culturale a cui tutti gli addetti ai lavori sono chiamati: i calciatori devono limitare certi contatti (e ribellarsi, per esempio, a quelle manifestazioni umilianti in cui vanno a chiedere scusa a capo chino sotto la Curva), chi commenta deve evitare di dare la colpa delle sconfitte all’assenza del tifo organizzato (è successo anche per la finale di Champions dell’Inter), perché, si è capito, in questi anni era organizzato per fare tutt’altro piuttosto che tifare e chi gestisce la sicurezza evitare ogni forma di concessione.