San Siro, Inter e Milan aprono al progetto ristrutturazione di Sala. I paletti messi dai club, dubbi sulle tempistiche

San Siro, Inter e Milan aprono al progetto ristrutturazione di Sala. I paletti messi dai club, dubbi sulle tempistiche TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 23 febbraio 2024, 09:50News
di Yvonne Alessandro

Inter e Milan rimangono fedeli alla costruzione di un nuovo stadio, tenendo al tempo stesso aperta la porta San Siro. Nel via libera concesso Beppe Sala, sindaco del capoluogo lombardo, nella giornata di ieri, in tre mesi porterà avanti una verifica del piano di fattibilità di Webuild per ristrutturare San Siro. Ma nella nota emessa dal Comune sono presenti evidenti paletti scelti dai club e senza i quali non percorrerebbero l'ipotesi del restyling

Le squadre - si legge su Il Giornale - produrranno linee guida per una possibile ristrutturazione che porti ad avere uno stadio più moderno ed efficiente, con l'aumento dei posti executive a bar e servizi all'altezza. Oltre alla necessità di una tutela dell'eventuale perdita di capienza durante i lavori, con i cantieri che dovranno essere compatibili al calendario di partite, manifestazioni sportive e concerti, al fine di evitare danni economici. 

Non solo, nel progetto andranno considerati sviluppi urbanistici nell'area di San Siro, in particolare per la sua riqualificazione. Come locali e servizi commerciali. Questione vincolante - risulta scritto -, nelle forme da definire, è che lo stadio dovrà diventare di proprietà delle squadre. Richiesta che nasce dai club: per l'ingente investimento non basterebbe la concessione del diritto di superficie per 90 anni. Inter e Milan vogliono l'acquisto dello stadio e dell'area perimetrale (parcheggio, parchetto) per inserirli a bilancio come asset in caso di rinegoziazione del debito o vendita.

Dall'Inter filtrano diversi dubbi sulle tempistiche di inizio lavori, andrà sfruttata soprattutto l'estate ma sono già in programma 19 concerti quest'anno ed è partita la programmazione 2025, in vista della cerimonia olimpica il 6 febbraio 2026 sono previsti altri stop e lo stadio non potrà essere un cantiere. Oltre alla convivenza forzata campionato-cantieri con un via-vai di più di 70.000 persone. In casa rossonera prevale l'ascolto e l'attesa degli esiti del piano proposto dal sindaco come ultima chance per salvare il "Meazza".