Pimenta: "Milioni dalla Fifa, ma il Mondiale rischia di creare problemi ai giocatori. Si gioca troppo"

Pimenta: "Milioni dalla Fifa, ma il Mondiale rischia di creare problemi ai giocatori. Si gioca troppo"
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Oggi alle 14:40News
di Marta Bonfiglio
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(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Un calciomercato anomalo, condizionato sicuramente dalla novità del Mondiale per club, con alcune squadre già formate ed altre che devono ancora dare fuoco alle polveri. E poi c'è una variabile sempre più rilevante: i calciatori rischiano di giocare "troppe partite". Dal torneo Made in Usa voluto dalla Fifa sta per piovere sull'Europa una "cascata di soldi" ma bisogna saper investire. Per i procuratori di calcio il nuovo torneo è un'opportunità ed un oggetto di studio. "Sono negli Usa da un paio di settimane per questo torneo. E tutti noi agenti ci chiediamo cosa cambierà e che impatto avrà sul mercato", racconta Rafaela Pimenta al telefono con l'ANSA. Avvocato, brasiliana, per anni collega di Mino Raiola è al comando di una agenzia di procuratori sportivi che tra i suoi assistiti vede campioni come Erling Haaland: Pimenta viene definita la donna più potente del calcio. "A causa del Mondiale per club il mercato è iniziato da un mese e mezzo. Però - aggiunge - come alla Coppa del Mondo, tutti sono in attesa di vedere se spunta un campione". C'era bisogno del Mondiale? "Cambia il contesto. Ad esempio, gli allenatori in Europa non hanno mai visto dal vivo i giocatori del Flamengo, qui è possibile. Però si deve saper attendere. Nella prima fase ci sono state tante squadre e in posti lontani. Le stesse squadre hanno avuto bisogno di capire dove si trovavano, dagli ottavi inizia un torneo più concentrato". Arriveranno anche tanti soldi: "Una cascata che va direttamente ai club ma bisogna saper spendere. Credo che si investirà di più. E' vero che i club pianificano di più rispetto al passato ma nel calcio contano anche amore e entusiasmo. Se un club si innamora di un calciatore, alla fine farà di tutto per averlo. Diciamo che quelli che avranno più soldi avranno la possibilità di innamorarsi di più", aggiunge sorridendo. Il Mondiale per club rischia però di creare problemi ai giocatori che non hanno ormai più soste e rischiano di infortunarsi facilmente. "E' una mia battaglia - sottolinea Pimenta -. Dobbiamo urgentemente creare regole per fissare quanti minuti può giocare un calciatore in una stagione. Poi saranno le società a decidere se e dove farlo giocare. Ne ho anche parlato in un gruppo di lavoro dell'Uefa che sta studiando la questione. Hanno capito che c'è un problema". "Le pressioni - aggiunge - sono tante e forti. Tutti vogliono vedere i titolari e le star sempre in campo ma è impossibile. Vi ricordate quando Messi non scese in campo per un'amichevole dell'Inter Miami a Hong Kong? Si scatenò un inferno. Tra i miei assistiti ho giocatori che hanno dieci giorni di vacanze all'anno ma così, anche se pagati benissimo, non vanno tanto avanti. Crolli fisici ed infortuni sono un rischio reale". "Le società vogliono farli giocare, i tifosi li vogliono vedere ed anche gli stessi calciatori non vogliono fare panchina. Si deve intervenire dall'alto". La Serie A è diventata un mercato di vecchietti? "Non è vero. Ha un suo fascino per lo stile di gioco e per la qualità della vita. Un campionato molto umano in un mondo sempre più legato al business. Gimenez, ad esempio, aveva tante proposte ma ha scelto di andare al Milan perché voleva stare in Italia". Però i giocatori italiani non hanno mercato all'estero. "Non è vero. Hanno mercato ma gli italiani come i messicani non vogliono mai lasciare il proprio paese". Ma quanto costa attrezzare una squadra per vincere la Champions? "Non bastano solo gli investimenti. Comunque se si ha una buona base, almeno 500 milioni in diversi anni". Per capire, quanto costerebbe Lylian Mbappé? "E' fantacalcio ma, se è un gioco, in base ai valori di mercato direi non meno di 300 milioni". "Vorrei aggiungere un aspetto importante - conclude Pimenta - Nel 2030 il calcio femminile sarà il quinto sport più seguito al mondo, ovvero solo tra cinque anni. Ogni anno i suoi valori si moltiplicano del 35%, mentre il calcio del 5%. Quindi, dico una cosa: attenti alle donne". (ANSA).