Perché Inter e Milan non vogliono ristrutturare San Siro: la spiegazione nei documenti

Perché Inter e Milan non vogliono ristrutturare San Siro: la spiegazione nei documentiTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 25 novembre 2021, 21:20News
di Alessandra Stefanelli
fonte Calcioefinanza.it

Inter e Milan preferiscono costruire un nuovo stadio anziché ristrutturare San Siro. Come mai? la risposta la fornisce Calcio e Finanza che ha visionato alcuni documenti presentati ai consiglieri comunali a Milano. La prima opzione valutata, infatti, dai club era stata quella della ristrutturazione di San Siro. La prima opzione era quella di trasferire l’attività sportiva per almeno tre anni fuori da Milano, ma era stata immediatamente esclusa, considerando “la mancanza di impianti sportivi alternativi disponibili a ospitare l’attività delle squadre, l’insostenibilità economica e la perdita dei ricavi correlata, nonché l’onerosità economica e organizzativa per l’esperienza dei tifosi. Oltretutto, questa scelta avrebbe comportato la perdita per la Città dell’unico impianto in grado di ospitare grandi eventi e concerti”.  Inter e Milan, poi, avevano preso in considerazione la ristrutturazione di San Siro “mantenendo la continuità dell’attività sportiva”. Facendo tuttavia emergere le problematiche legate a questa ipotesi, rispetto alla costruzione del nuovo stadio.
Inoltre la quantità di interventi necessari renderebbero l’operazione troppo onerosa, oltre a ridurre troppo la capienza dell’impianto.

L’analisi della soluzione di ristrutturazione dell’impianto esistente – spiegano i club – prevede:
    •    la necessità della demolizione del terzo anello per ridurre la capienza globale dell’impianto, ampliare la circolazione sui vari livelli e consentire l’integrazione dei servizi disponibili, oggi insufficienti ad accogliere le esigenze del pubblico (ad esempio durante l’intervallo);
    •    il conseguente abbassamento/ rifacimento della copertura, per renderla acusticamente adeguata;
    •    il mantenimento in essere del secondo anello, necessario anche per garantire la continuità d’esercizio durante le fasi di cantiere;
    •    la contemporanea demolizione e ricostruzione del primo anello, la parte più vetusta dello stadio, al fine di adeguarne la capacità portante e abbassare gli spazi dedicati all’ospitalità (skybox e skylounge), ad oggi allocati troppo in alto, limitando la visione del campo di gioco e l’esperienza stadio sotto il secondo anello;
    •    la costruzione di un edificio esterno dietro la tribuna rossa per aumentare i volumi coperti per creare aree tecniche, di hospitality ed uffici. Tale edificio coprirebbe la vista di quanto rimarrebbe dell’attuale San Siro (ie. secondo anello e relative rampe).
Con questi interventi, lo stadio ristrutturato “raggiungerebbe una capienza ben al di sotto della soglia dei 60.000 posti e continuerebbe a non disporre di spazi e servizi sufficienti, in quanto la conservazione dell’impianto esistente rimane fortemente vincolata all’attuale posizione dello stesso e ai suoi limiti fisici d’espansione”.
Secondo le stime dei club, la ristrutturazione in questi termini costerebbe a Inter e Milan 510 milioni di euro, contro i 650 milioni per la costruzione di un nuovo impianto. Ma le società considerano, inoltre, anche i danni legati alla ristrutturazione.
È stato stimato infatti che durante la fase di ristrutturazione si ridurrebbe significativamente la capienza (circa 30.000 – 40.000 posti in meno), con perdita che è stimata complessivamente in circa 115 milioni di euro in cinque anni oltre ai costi per assicurare le condizioni di sicurezza.