Parma, Oristanio si presenta: "Credo nel progetto. Sento spesso Seba Esposito"

Gaetano Oristanio riparte dal Parma. Queste le parole in conferenza stampa per l'ex Inter:
Tante società interessate a te. Come mai Parma?
"Credo nel progetto, il Parma ha una grandissima storia, non sono io a doverla ricordare. Avevo delle alternative ma ho deciso di venire qua, ringrazio la società. Credo nel progetto e nelle idee, sono felice di essere qui".
Le prime impressioni sul Tardini?
"È stato molto emozionante. Lo stadio era una bolgia. L'esordio è sempre un'emozione in sé. Il pubblico ci ha trasportato, potevamo raggiungere anche qualcosa in più".
Qual è il tuo ruolo preferito?
"Gioco dove serve, mi metto a disposizione della squadra e di quello che chiede il mister. Sicuramente preferisco partire da destra e accentrarmi, ma nella mia carriera ho ricoperto diversi ruoli".
Sei stato il terzo con più dribbling tentati e il quarto per riusciti.
"Il dribbling è una delle caratteristiche principali ma sono a disposizione della squadra, do una mano anche quando c'è da difendere. Nella gara possono esserci momenti in cui bisogna difendere, credo di saperlo fare non benissimo ma bene"
Ti sei dato un obiettivo di gol?
"Sicuramente il maggior numero possibile. È importate perché può portare punti alla squadra. Parto dalla prestazione e poi quando dai il 100% viene tutto da sé".
Hai parlato con il tuo amico Sebastiano Esposito?
"Ci sentiamo spesso, siamo molto amici. Non abbiamo parlato di squadre, vedremo il futuro cosa ci riserva".
Cosa ti ha lasciato l'esperienza in Olanda al Volendam?
"Ero molto giovane quando sono andato lì, è stata un'esperienza formativa. Andare via dall'Italia non è facile, soprattutto per me che sono cresciuto in un settore giovanile importante come l'Inter. Approcciarmi a un mondo completamente diverso sia per il calcio che per la cultura non è mai facile, una lingua nuova. Però è stato molto formativo e lo consiglio a tutti i giovani, per poi tornare in Italia molto più pronti".
Cosa ti ha chiesto mister Cuesta prima di entrare in campo?
"Le caratteristiche del mister a primo impatto sono energia e positività. Non mi ha dato consigli tecnici o tattici, ma la giusta carica di entrare bene, dandomi libertà di cercare palla e rischiare la giocata. Ero a Parma da pochi giorni, c'era poco da dire a livello tattico"
Ritieni questo l’anno della tua consacrazione? Magari della Nazionale?
"Sicuramente, è il sogno di tutti. Io al momento penso a fare bene e al mio presente".
Le differenze tra Venezia e Parma?
"Ogni mister e ogni società ha caratteristiche diverse. Parlerei più di questo e non di differenze".
Si aspettava di esordire subito?
"Io sono sempre pronto. Partire dalla panchina o titolare non fa la differenza perché io sono sempre pronto".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2025 linterista.it - Tutti i diritti riservati
