Mkhitaryan: "Mi voleva la Lazio, ma ho scelto l'Inter. La seconda stella? Abbiamo capito che..."

Henrikh Mkhitaryan ha presentato quest'oggi il suo libro "La mia vita sempre al centro", direttamente dal palco del Mondadori Store in Piazza Duomo a Milano. Un'occasione per raccontarsi, da parte dell'armeno, che ha svelato un retroscena sul suo approdo all'Inter: "Dopo tre anni bellissimi non pensavo di cambiare squadra a 33 anni, pensavo di chiudere a Roma. Invece mi proposero un 1+1 e mi chiamò Piero Ausilio dicendomi che mi voleva andare all’Inter. Io però non ero convinto perché lui doveva vendere due giocatori e dovevo rispondere entro il 31 maggio. Io dissi di lasciar stare rimandando tutto alla stagione successiva. La stagione dopo, al termine di Inter-Roma 3-1, Ausilio mi richiamò dicendomi che voleva chiudere la trattativa".
Però il presidente della Lazio ti voleva.
"Sì, però era meglio non andare per via della rivalità con la Roma. Non volevo creare polemiche e poi c'era l'Inter".
Prima di Istanbul, c’erano riunioni assurde tra giocatori nello spogliatoio.
"Era un periodo in cui in Champions e Coppa Italia volavamo e in campionato andavamo male. Ad ogni sconfitta facevamo una riunione dove ci dicevamo le cose in faccia e affrontare il problema, senza scappare dal problema. Cercavamo di capire dove fare meglio, alla fine abbiamo fatto bene perché queste cose ti uniscono e fanno forte. Poi io racconto l’episodio poi il resto non si può dire…".
Quando avete capito che sarebbe potuto arrivare lo Scudetto della seconda stella contro il Milan?
"Non cerchiavamo le date, quando abbiamo vinto contro la Juve in casa e siamo passati in testa alla classifica abbiamo iniziato a fare i calcoli per capire se quella partita col Milan fosse stata decisiva. Noi però andavamo avanti vincendo le partite, poi abbiamo pareggiato col Cagliari in casa ed è arrivato il momento in cui stavamo sognando lo Scudetto quella sera. Alla fine siamo stati felici tutti, vincere così il ventesimo è stato un bel regalo per tutti i tifosi. Poi c’è stata la parata fino al Duomo, dopo un’ora che eravamo usciti da San Siro eravamo andati avanti di cento metri; doveva durare quattro ore, è durata otto-nove ore".
Sulla finale di Monaco dici che non la rivedrai più e non ti sai dare una spiegazione?
"Giusto, è stato un incubo e basta. Dobbiamo pensare al futuro, fare bene e giocare una Champions nei prossimi anni. Non so se potrò giocarla ma vorrei vedere l’Inter giocarla".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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