Lukaku: "Al Chelsea non ero più felice, all'Inter mi sento a casa"
Durante il format "One for all" di Amazon Prime Video, dedicato ai grandi giocatori del Belgio, Romelu Lukaku racconta il suo anno complicato in Inghilterra: "Al Chelsea non ero più felice. Penso che tutti i giocatori attraversino anni complicati, in cui le cose non vanno bene. Mi ha aiutato a capire che ci sono cose più importanti nella vita e che a volte è necessario fare un passo indietro. Il calcio è la mia vita, ma ora coi figli è diverso. Non puoi tornare a casa ed essere sempre scontroso. Romeo ha quattro anni e Jordan ne ha uno, hanno un'idea e un'immagine di me che nessun altro vede. Loro vedono il vero me. io e Romeo abbiamo un legame speciale, lui mi fa tante domande e mi rivedo in lui, portarlo agli allenamenti martedì e giovedì (con l'Inter, ndr) è un piacere. Come va? No comment. Sa perdere? Assolutamente no, come papà. A Milano si sentono a casa e anch'io, ho una grande amicizia con Dimarco".
Big Rom ripercorre poi il suo infortunio con l'Inter: "La gente non sa che mi sono strappato il tendine del ginocchio, dietro il ginocchio, durante la partita con la Cremonese. Per la prima volta sono rimasto fermo sei mesi e la cosa mi ha fatto riflettere. Per essere con la Nazionale spesso ho preso infiltrazioni, fatto trattamenti solo per esserci, anche al 10%. A un certo punto ti chiedi se ne vale la pena, vedendo com'è finita la carriera di alcuni colleghi. Kompany ha smesso a 33-34 anni dopo aver dato tutto e aver iniziato giovanissimo come me, io non voglio farlo e voglio che la mia carriera duri più a lungo. Per questo sono rimasto tanto tempo fermo, per riprendermi e tornare al 100%. Non voglio che il mio corpo crolli. Peso 102kg e devo dare sempre il massimo in campo, altrimenti non sono soddisfatto"
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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