La Serie A tenta De Zerbi, lui lancia messaggi d'amore al Brighton: "Qui mi sento a casa"

La Serie A tenta De Zerbi, lui lancia messaggi d'amore al Brighton: "Qui mi sento a casa"TUTTOmercatoWEB.com
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sabato 25 marzo 2023, 12:41News
di Marco Corradi

Le big della Serie A e il Tottenham tentano Roberto De Zerbi, sotto contratto col Brighton fino al 2026 con una clausola rescissoria, ma il tecnico ha altre idee. Nella lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, RDZ giura infatti fedeltà al Brighton e al calcio inglese. Ecco le sue parole: "Ho accettato il Brighton per due motivi: il primo è perché mi ero studiato la squadra e mi piaceva, anche se era un po’ distante dalla mia idea; il secondo è che il primo meeting a Londra con presidente, d.g. e d.s. è durato 5 ore, ma mi ha fatto capire tanto. Oggi dico che questo Brighton è la squadra che più di tutte mi somiglia, quella in cui mi riconosco di più caratterialmente, quella con cui ho avuto più rapporto umano, più sintonia. Perchè la squadra giusta per me? Perché è una società snella dove non c’è troppo casino e mi danno la libertà di lavorare come desidero e necessito. E poi la squadra mi piaceva: io e i miei collaboratori Andrea Maldera e Marcello Quinto prima di accettare abbiamo visto ognuno 3-4 partite, poi abbiamo pesato i pro e i contro. E abbiamo detto sì. Brighton mi piace tantissimo, è molto viva. C'è una barriera linguistica che devo superare: l'inglese che studiamo in Italia è completamente diverso da quello che si parla in Inghilterra, e questo mi limita, mi crea disagi. Al campo ho il traduttore, quindi coi giocatori mi capisco. Però non riesco ad avere ancora il rapporto che vorrei perché la lingua mi limita".

In seguito, un commento sul calcio inglese: "Prima di venire qui non mi attirava. Invece è stato un colpo di fulmine. E oggi riconosco la fortuna di essere arrivato qui, in Premier League, ma anche quella di aver trovato una squadra così forte, con ragazzi giusti e persone per bene. E un’altra fortuna che ho avuto è che ho sostituito un allenatore che al Brighton aveva fatto un grande lavoro. Io pian piano ho ribaltato tutto, ma ciò non toglie che avevo una squadra che aveva coraggio, sapeva stare in campo e lavorare. Ho cercato di cambiare la mentalità. Per me l’ambizione non è arroganza: è un sogno da raggiungere, uno che ti motiva. Ti permette di costruire l’entusiasmo con la gente, che poi è quella che riempie il tuo stadio, motivare il tuo club. È rischioso avere l’asticella alta, perché puoi fallire, ma farlo ti permette di crescere più di quanto tu possa fare se la tieni bassa. L'asticella è sull'arrivare in Europa, quale lo vedremo. Non penso alla semifinale di FA Cup, ma alle partite che ci sono prima in Premier che per me sono determinanti. Noi abbiamo 3 gare in meno: sembra un vantaggio, ma quelle 3 partite in più appesantiscono le altre perché non abbiamo una rosa lunghissima. Ma arriviamo preparati giusti, assatanati giusti».