Inter, i motivi della virata su Pimco: Oaktree poneva condizioni durissime per il riscadenziamento
L'Inter sta definendo in queste ore il suo futuro. Come ha riportato La Gazzetta dello Sport, il club nerazzurro è ad un passo dal chiudere l'intesa col fondo americano Pimco, che andrà a prendersi in carico il debito con Oaktree garantendo un rifinanziamento da 400mln di euro e dalla durata triennale. Steven Zhang, che sarà a Shanghai per il GP della Formula 1 in Cina, dovrebbe annunciare l'accordo entro quindici-venti giorni, dopo la sbornia-scudetto.
Ma per quale motivo si è arrivati, sostanzialmente, alla rottura con Oaktree? La proprietà nerazzurra, svela la Rosea, ha lavorato per settimane e mesi al potenziale riscadenziamento col fondo statunitense, che però si è irrigidito dopo le notizie riguardanti il debito con China Construction Bank. Oaktree avrebbe detto sì allo spostamento della scadenza solo aumentando i tassi d'interesse ben oltre il 12% e solo con un rifinanziamento che facesse da ponte verso la cessione del club: quindi un rinnovo annuale, al massimo biennale. Condizioni che Zhang non ha accettato: coi 400mln da Pimco salderà il debito con Oaktree e allungherà i suoi orizzonti, tenendosi l'Inter almeno fino al 2027. Poi si vedrà.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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