"Ha un bidone al posto del cuore", Buffon ci torna su: "Mi vergogno, ma ridirei tutto"

"Ha un bidone al posto del cuore", Buffon ci torna su: "Mi vergogno, ma ridirei tutto"
Oggi alle 17:28News
di Daniele Najjar

L'ex portiere della Juventus e della Nazionale Italiana, Gianluigi Buffon, ha parlato Salone del Libro, dove presenta il suo libro: "Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi". Queste alcune delle sue dichiarazioni, raccolte da TuttoMercatoWeb.

Hai litigato con Cassano?
"Tutto falso! Eravamo come gemelli. Sono cose che un po’ mi dispiacciono, ho sempre dato grande valore ai rapporti e all’amicizia. Il fatto che qualcuno volesse speculare su questo mi ha dato disagio.

Sulla testata di Zidane a Materazzi al Mondiale 2006.
"In quel momento sono stato il Var (ride ndr). La mia reazione e la mia corsa verso la zona incriminata ha fatto sì che gli arbitri si accorgessero che qualcosa era successo. Non lo diranno mai, ma l’azione è stata rivista in tv da loro. Tutto quello che era successo l’avevo visto solo io".

Che rapporto avevi con gli arbitri?
"Li ho amati quasi tutti (ride ndr). Moreno? Avevamo capito che i media avevano condizionato il sentimento popolare, tutti hanno visto, a giusta ragione, in Moreno il vero nemico numero uno che ci ha fatto uscire. Probabilmente la colpa era nostra, però lui arbitrò in maniera ignobile. Uscimmo dall’aeroporto quasi tra gli applausi".

Sulla frase del cassonetto della spazzatura al posto del cuore…
"Uno dei punti più alti della mia carriera (ride ndr). Ora che è passato qualche anno mi vergogno di quello che ho detto. Avevo una certa età, rappresentavo qualcuno, ero il capitano. Le mie fortune o sfortune dipendevano solo da me. Però devo anche dire che se tornassi indietro ridirei tutto. In quel momento, riuscire a far sbollire quell’amarezza, non era solo una partita persa, era qualcosa di speciale, una rimonta epica, in uno stadio epico, con un gruppo che aveva dimostrato un carattere e un’unione speciale, eravamo dei pazzi e dei sognatori. Il giorno prima della partita ci parlavamo e quello è stato il più grande dispiacere. Ad oggi io non so ancora perché sono stato espulso e quindi l’arrabbiatura alle interviste era anche per quello". 

Sulla finale di Champions del 31 maggio?
"Ho un ruolo, in questo momento, che è federale superpartes. La verità però è una: le partite e le finali sarebbe giusto che lo vincesse le squadre che lo meritano veramente. Chi se lo meriterà tra Psg e Inter lo prenderà. Ho perso tre finali, in nessuna delletre abbiamo meritato di vincere. Con il Real Madrid abbiamo meritato di perdere, con il Barcellona abbiamo regito un momento... La Champions dispiace per la gente della Juve, ma a me non cambia niente, vuol dire che in quel momento sono stati più bravi gli altri".