Foletti su Sommer: "Al Bayern non ha ricevuto supporto, ma non è crollato. Ha una grande forza mentale"
Ai microfoni di Blick, l'allenatore dei portieri della Svizzera Patrick Foletti ripercorre il difficile percorso di Yann Sommer nelle fila del Bayern Monaco: "Il calcio non ha memoria. Una cosa è chiara: per Yann i sei mesi sono stati un'esperienza importante per continuare a crescere. Da questo punto di vista, sono anche felice che abbia vissuto questa esperienza. Anche se non sempre tutto è stato bello. Avrei voluto più sostegno per Yann. Il punto è: avrebbe potuto fare meglio in quella situazione? Dubito che molti giocatori ne sarebbero usciti indenni da queste circostanze. Yann ha riportato lividi e ha barcollato, ma non è caduto. Rispetto a tutto questo trambusto, le sue prestazioni sono state eccezionali".
Sei vicino a Sommer anche a livello personale: quanto lo hanno toccato le critiche?
"Ha sofferto, il che è del tutto normale. A 34 anni si è trovato in difficoltà per la prima volta nella sua carriera, dopo che le cose erano sempre andate bene. Ma grazie alla sua forza mentale è riuscito a reagire bene. Fondamentalmente, il portiere principale della nazionale deve giocare regolarmente nel proprio club".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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