Col cuore ferito, sfiorando le lacrime: così Calhanoglu ha giocato per la Turchia
È nei momenti più difficili che la tempra, il carattere e la personalità emergono con forza. E l'ultima settimana, come ricorda La Gazzetta dello Sport, è stata decisamente probante per Hakan Calhanoglu. Il turco ha assistito da lontano al terremoto che ha devastato la sua Turchia, con un bilancio complessivo che sfiora i 41mila morti, e ha provato a dedicare (senza riuscirci) una vittoria da leader al suo paese. Avrebbe dovuto riposare, lasciando spazio a Brozovic, invece ha chiesto ed ottenuto di giocare nella serata più difficile, esponendosi già nelle interviste pre-partita.
La sua è stata una serata difficile: il riscaldamento con la maglietta "Pray for Turkiye", tenuta sotto la divisa in partita, gli striscioni dei tifosi e tanto dolore da ricacciare giù per dedicarsi al campo. Calha ha rischiato le lacrime prima del calcio d'inizio, nel minuto di silenzio per le vittime, poi ha dominato come di consueto il centrocampo. Anche in una serata storta per lui, emotivamente, e per l'Inter in campo. Così fanno i leader, chiosa la Rosea, dando un calcio al dolore.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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