Champions League 2024/27, quattro emittenti in corsa per i diritti tv
La nuova Champions League cerca casa anche in Italia. Secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, a partire dal 16 gennaio del nuovo anno sarà lanciato il bando per i diritti televisivi della massima competizione europea per club in relazione al ciclo triennale 2024-2027. Va ricordato che la UEFA Champions League cambierà format a partire dalla stagione 2024/25, passando dall’attuale fase a gironi con otto gruppi da quattro squadre ciascuna al cosiddetto “modello svizzero” con un girone unico e la disputa di otto partite per club – quattro in casa e quattro in trasferta – nella prima fase della manifestazione.
Con la nuova Champions aumenterà il numero di squadre partecipanti, che passerà dall’attuale 32 a 36. Le partite totali cresceranno invece da 125 a 189. Questo perché ogni squadra scenderà in campo due volte in più nella fase a gironi (girone unico in questo caso) e perché in aggiunta è previsto che le prime otto classificate volino direttamente agli ottavi di finale, mentre le formazioni dal 9° al 16° posto si sfideranno in playoff di andata e ritorno per accedere alla fase a eliminazione diretta. I broadcaster che si aggiudicheranno la trasmissione dei match potranno così contare su un maggior numero di partite rispetto a ora, motivo per cui la UEFA si attende maggiori ricavi grazie al nuovo format. Bisognerà chiaramente capire prima come sarà strutturato il bando per avere un quadro più chiaro dei pacchetti che potrebbero essere assegnati, tra la fase a gironi e quella a eliminazione diretta.
Tra le emittenti interessate c'è Sky che già detiene i diritti della competizione per 121 partite a stagione fino al 2024. Stesso discorso per Amazon, soddisfatta del lavoro fatto finora con la Champions in Italia e pronta a studiare il nuovo bando 2024-2027. Anche Mediaset – che come Sky detiene i diritti per 121 partite a stagione della manifestazione, comprese 16 gare in esclusiva in chiaro – valuterà la proposta dell’UEFA e potrebbe proseguire nel solco di quanto fatto negli ultimi tre anni. Infine, da non dimenticare DAZN. Il focus della piattaforma di sport in streaming resterà sui diritti tv della Serie A (l’AD Luigi De Siervo punta all’assegnazione entro fine stagione), ma il broadcaster non chiude a valutazioni anche sulla massima competizione europea per club (fino al 2024 trasmetterà Europa e Conference League).
Da non escludere ovviamente blitz da parte di broadcaster che attualmente non operano sul mercato italiano e che potrebbero decidere di intraprendere un nuovo percorso. Per quanto riguarda invece le tempistiche, dopo il lancio del bando, la presentazione delle offerte e una fase di “trattative” private è possibile che i diritti vengano assegnati in primavera, tra marzo e aprile 2023.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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