Carboni, un gol che può cambiare la carriera. E se l'Inter avesse già in casa il suo Nico Paz?

Nel calcio, certi gol valgono molto più dei tre punti e possono cambiare la traiettoria di una carriera. Quello segnato da <strong>Valentin Carboni</strong> contro l’Urawa, in pieno recupero, è uno di questi. Un lampo dopo 260 giorni di buio, che raccontano una storia fatta di talento, dolore e resilienza. Il giovane argentino ha finalmente ritrovato il campo e, con esso, la gioia: il suo ultimo match risaliva allo scorso ottobre con la maglia del Marsiglia, in cui si era appena guadagnato una maglia da titolare prima che un brutto infortunio al crociato ne interrompesse bruscamente l’ascesa.
Mandato in prestito da Piero Ausilio con la speranza che potesse maturare sotto Roberto De Zerbi, Carboni è tornato a Milano per recuperare, seguito dallo staff medico nerazzurro. E adesso, il suo ritorno coincide con un possibile rilancio: <strong>Cristian Chivu lo vede come perfetto interprete nel suo 3-4-2-1</strong>, proprio in un ruolo dove l’Inter oggi manca di creatività e dribbling nell’uno contro uno, scrive <em>Tuttosport</em>.
Il club punta ad avere cinque attaccanti: Lautaro, Thuram, Bonny, Hojlund e un giovane. Carboni, che ha già giocato in Serie A con il Monza, parte in vantaggio su Pio Esposito. Con il sostegno di un modello come Lautaro e una struttura che crede in lui, <strong>l’argentino può diventare il “nuovo Nico Paz”… ma già nerazzurro</strong>. E forse il futuro, stavolta, passa proprio da casa.
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