Caos AIA! Zappi, il presidente dell'associazione, deferito: si va a processo...

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Oggi alle 12:00News
di Sergio Testa

L'AIA sta attraversando un periodo di caos totale. Antonio Zappi, presidente dell'associazione è stato deferito. La richiesta di patteggiamento da lui avanzata è stata respinta con la procura che in seguito ha rinviato a giudizio: si va a processo.

Partiamo dal motivo che ha portato la procura a deferire Antonio Zappi. Ciò che è stato contestato al presidente, sarebbero state le continue pressioni legate al cambio degli organi tecnici della Serie C e della Serie D e la "violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità che devono essere osservati in ogni atto o rapporto comunque riferibile all'attività sportiva". Dai propri incarichi si erano dimessi Ciampi e Pizzi, pressioni fatte ai due profili per far si che si liberassero i posti per Orsato e Braschi, fatti che sono anche emersi da telefonate messaggi ed email recapitate anche a tarda sera. Adesso sarà il giudice a decidere, con l'AIA che rischia il commissariamento.

Che cosa rischia l'AIA e perché?

Zappi nel 2017 e nel 2019 ha dovuto già scontare 10 mesi totali di squalifica. Per far decadere in automatico la carica del presidente dell'AIA, deve essergli inflitta una squalifica, anche cumulativa, di 12 mesi. Per cui a Zappi basterebbe una squalifica di 2 mesi per farlo decadere. Il presidente in questi giorni ha cercato di patteggiare con la procura, per un fermo di soli 15 giorni. Dal canto suo ci sarebbero i presupposti, considerando che starebbe collaborando con le forze dell'ordine per fare chiarezza sui fatti. Nonostante ciò, la procura ha respinto la richiesta ritenuta "non congrua". Adesso che si andrà a giudizio sarà veramente improbabile che riuscirà a ribaltare la situazione, con la squalifica che dovrebbe quasi sicuramente suprare la soglia dei due mesi. Nel caso in cui venisse scritto nero su bianco, l'AIA verrebbe commissariata fino alla prossima nomina.