Barcellona e Real Madrid: tra taglio dei costi e accordi individuali con i giocatori

Barcellona e Real Madrid: tra taglio dei costi e accordi individuali con i giocatoriTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 28 maggio 2021, 23:30News
di Giovanni Zanchi

Passata la due giorni di fuoco che ha visto andare in scena una rivoluzione sulle panchine delle squadre di Serie A, torna d’attualità uno dei motivi principali che ha scatenato il valzer degli allenatori: il taglio dei costi.

La fine della storia d’amore tra Conte e l’Inter, non è un segreto, è in larga parte dovuta al drastico cambio di rotta annunciato sul fronte delle spese ad allenatore, giocatori e dirigenti, dalla proprietà cinese. Tagli che dovrebbero tradursi in una riduzione di un quinto del monte ingaggi e un mercato fortemente orientato al risparmio. Il primo effetto tangibile è stato, appunto, l’addio del tecnico leccese e l’arrivo di Simone Inzaghi.

Leggendo le cronache sportive degli ultimi giorni, sembra quasi che questa situazione riguardi esclusivamente il club di viale della Liberazione. Ma non è così.

La prolungata chiusura degli stadi causata dalla pandemia ha fatto esplodere la bolla del mondo del calcio e anche in Spagna stanno cercando di far quadrare i conti.

Nella sua prima conferenza stampa da quando è stato rieletto presidente del Barça, Joan Laporta si è espresso così sulla crisi del calcio: “Stiamo lottando per invertire la situazione economica. Sono convinto che tra un anno e mezzo, al massimo tra due stagioni, recupereremo la salute finanziaria. Tutti i club si trovano in una situazione difficile. Tutti i club stanno lottando per scambiare giocatori, ottenere trasferimenti... è uno scenario complicato”.

Parole a cui fanno eco le decisioni del Real Madrid che, come riportato da Marca, avrebbe tagliato del 10 per cento gli stipendi dei suoi direttori e dei principali dirigenti. I giocatori starebbero invece negoziando individualmente, dopo aver rifiutato un taglio lineare per tutto il gruppo squadra.

L’obiettivo dei vertici del Real sarebbe quello di raggiungere il pareggio di bilancio, per il quale mancherebbero ancora circa 70 milioni di euro.

Provvedimenti che, come sottolineato più volte da Beppe Marotta, sono più che mai necessari per risollevare l'intera industria calcistica.