Marcus Thuram e un inizio col botto: perchè il nerazzurro è un giocatore unico (o quasi)
Corsa, gol e tanti sorrisi. Marcus Thuram è il faro dell'Inter e lo specchio di uno spogliatoio sereno, desideroso di riconfermarsi campione d'Italia. L'attaccante francese fa tutto e di tutto per la vittoria ed è in questo avvio di campionato il trascinatore della squadra allenata da Simone Inzaghi. I quattro gol in campionato segnati in tre partite non rendono totale giustizia all'impatto avuto dall'ex Gladbach in questa Serie A 2024-2025. Bisogna partire dal principio però. Ovvero dalla sessione estiva di calciomercato (con annesse conseguenze)
L'acquisto di Taremi e il suo pre campionato hanno fatto pensare all'ex Porto come potenziale titolare ma l'infortunio muscolare ha inevitabilmente rallentato il suo graduale inserimento in squadra. L'arrivo del numero 99 serviva come il pane ad Inzaghi e ha alzato il livello della competizione interna portando Thuram a livelli mai visti. Il numero nove lo abbiamo spesso visto nel ruolo di assist man, ma la veste da cannoniere gli calza a pennello e rappresenta anche un ulteriore salto di qualità. La dote di Thuram è cosa rara. Il giocatore francese è uno dei pochi che per caratteristiche fisiche e tecniche può giocare sia come prima che come seconda punta.
Nel calcio di oggi sono poche le squadre che scelgono due attaccanti come riferimenti offensivo. L'Inter di Inzaghi è una di queste e l'impatto di Thuram va proprio in questa direzione. Il parco attaccanti nerazzurro è vario e anche Lautaro Martinez e Taremi possono interpretare il doppio ruolo senza particolari difficoltà. Sull'argentino e l'iraniano però questa certezza c'era già. Per Thuram invece si attendeva quel passo in più che sembra essere arrivato definitivamente.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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