La panchina lunga adesso si sente: Inzaghi azzecca i cambi e l'Inter piega il Torino
"La forza dell'Inter è la panchina lunga". Questo il mantra che in questo avvio di stagione i tifosi nerazzurri si sono sentiti ripetere fino allo sfinimento. E se in alcune partite i 'rincalzi' si erano mostrati all'altezza dei titolari, in altre sfide la potenza dell'organico non si era avvertita completamente. E così l'Inter spesso risultava più brillante nell'imporre il proprio gioco dall'inizio che non nel dover ribaltare una partita che non si era messa nel modo giusto. Simone Inzaghi a Torino ha fatto sua la partita grazie a una gestione magistrale dei cambi, pur senza snaturare la propria essenza: avanti con i cambi ruolo per ruolo, ma stavolta quelli giusti.
Fuori Pavard (fino all'ultimo si pensava potesse essere Darmian a lasciare il campo, forse si è optato per il francese anche in vista della Champions League), Barella e Dimarco, stanchi anche per gli impegni in Nazionale, dentro Carlos Augusto, Frattesi e Dumfries che invece sono tornati rinvigoriti dalle prestazioni con le rispettive selezioni. Ed è proprio l'olandese ad accendere Thuram che sblocca il match. Da lì in poi è tutta discesa: si accende anche Lautaro, poi Calhanoglu dal dischetto chiude ogni discorso. Una gestione magistrale dei cambi che ha permesso di portare a casa una vittoria a dir poco fondamentale dopo il pari col Bologna e di far rifiatare qualche elemento anche in ottica Champions.
La moviola di Torino-Inter 0-3: giusto il rigore su Mkhitaryan, ma Marchetti non convince
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati