Inter, Thuram è un gioiello da custodire con gelosia. Può realmente superare Lukaku?

Al cospetto di un Marcus Thuram formato uomo derby, la domanda sorge spontanea: Tikus può diventare più forte di Lukaku? Un paragone fatale che non può fare a meno di sfiorare la mente dei più. Il recente passato dell'Inter racconta dell'impossibile tentativo riuscito di riportare a Milano il belga, nel ricordo di quel giocatore strabordante in campionato e non solo. Ma ora è il figlio d'arte di Lilian il presente del club. Dopo essersi sbloccato con la Fiorentina, Marcus ha seguito la scia positiva in ritiro con la Francia e anche nel match contro l'Irlanda - per di più da subentrato - ha messo la sua firma.

Un segnale di quanta volontà Thuram stia impiegando per lasciare la sua impronta. Oltre che un messaggio diretto a Simone Inzaghi, che non può rinunciare ad un calciatore di queste proporzioni, nemmeno con una panchina folta come quella nerazzurra. Certo, come ha ammesso lo stesso tecnico di Piacenza in conferenza stampa, "lo dirà solo il tempo" se Thuram scavalcherà Lukaku. E forse alla quarta giornata può risultare davvero un po' affrettato come parallelismo. Ma Marcus non sembra volersi fermare: l'intesa con Lautaro cresce a vista d'occhio, si trova a meraviglia nei meccanismi della squadra e rotto il ghiaccio in zona gol, ha anche disegnato un'opera d'arte di rara bellezza nel suo primo derby (il 2-0 sotto l'incrocio dei pali di un Maignan impotente). L'Inter ha un sorriso enorme stampato in faccia, specialmente pensando ad un parametro zero di così alto rendimento. Ora non resta che assistere al prosieguo del campionato, con la difficoltà dei molteplici impegni, la stanchezza che potrebbe subentrare e il palcoscenico della Champions League a sfidare Thuram. Un passaggio fondamentale per cancellare definitivamente il passato, ossia Lukaku.