Dumfries, il rinnovo è un rebus. Ma esiste un'agevolazione per l'accordo con l'Inter

Il rinnovo di Denzel Dumfries è un tema di assoluta attualità in casa Inter che tuttavia non è ancora stato chiarito. In verità non c'è molto tempo per temporeggiare: a breve la dirigenza nerazzurra dovrà emettere una sentenza definitiva perché l'esterno olandese ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2025. E francamente risulta illogico anche solo credere che alla fine del mercato il futuro dell'ex Psv non venga chiarito.

Dentro o fuori

Sono due le uniche strade percorribili in estate: la firma sul prolungamento di contratto o in alternativa la cessione. Nessun'altra strada è contemplata dal club di viale della Liberazione che più di ogni altra cosa vuole prevenire uno Skriniar-bis. Per imboccare la prima via, Dumfries e il suo entourage dovrebbero ammorbidire le proprie richieste e limare quel gap tra domanda (5 milioni) e offerta di Piero Ausilio, fermo a 4 milioni più bonus.

Serve un punto d'incontro tra le parti, altrimenti sarà addio a fine stagione. L'abolizione del Decreto Crescita all'alba del 2024 sembrava per altro aver azzerato quasi ogni possibilità di raggiungere un'intesa per ragioni economiche. Anche se con il tempo c'è stata un'apertura dell'agente del giocatore a trattare, le parti si sono riavvicinate ed è emersa una novità.

Postilla 'nascosta'

Nelle ultime ore è sorto uno scenario favorevole per il rinnovo di Dumfries secondo cui esiste ancora la possibilità di usufruire degli sgravi fiscali del Decreto Crescita. Come? "Nel decreto legge Milleproroghe, gli emendamenti relativi alle agevolazioni per i lavoratori impatriati reintroducono la logica del 'radicamento', ossia un’estensione per altri due anni del periodo con agevolazioni fiscali per coloro che hanno figli minori o acquistano una casa in Italia". L'Inter dunque è al lavoro per capire se esistono i requisiti per operare in tal senso.