Non ci nascondiamo. Inzaghi ha pienamente ragione, noi siamo l'Inter e sappiamo quali sono le nostre responsabilità
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"Noi siamo l'Inter, sappiamo quali sono le nostre responsabilità e non ci nascondiamo". Non so se la frase di Inzaghi rilasciata in conferenza stampa fosse una frecciatina ad Allegri o solo un segno di consapevolezza, però nessuno può negare che sia la verità. Il mister nerazzurro sa che l'obiettivo scudetto è dichiarato ormai da tempo e che questa partita possa essere un vero e proprio crocevia sulla strada che porta al tricolore.
Davanti Inzaghi avrà una grande squadra pronta a sabotare i suoi piani e, magari, farli pure suoi ribaltando i pronostici e cambiando l'obiettivo iniziale. "E' un allenatore vincente, ha vinto tanto e ha tanta esperienza", così Inzaghi dipinge Allegri consegnandogli pubblicamente la sua stima e, forse, facendo capire a tutti che se l'allenatore della Juve è il più pagato della serie A forse c'è un motivo, per cui da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più, qualcosa che non sia solo il quarto posto. A proposito di lotta scudetto e della moda evergreen del "rimpiattino" tra favoriti: Allegri non perde occasione per sottolineare (a ogni intervista) che l'Inter è la favorita per lo scudetto essendo, di gran lunga, la squadra più forte. Qui Inzaghi non ci sta e finalmente punge: "Non avere le coppe per la lotta scudetto è sicuramente un gran vantaggio, inutile che stiamo qui a discuterne e parlarne, sapete tutti bene che è così ed è innegabile".
Non si può ovviamente dare torto al mister in questo caso perchè è ovvio che non giocare in settimana in giro per l'Europa sia un vantaggio, meno partite, meno aerei, più concentrazione per un solo impegno e più allenamento per l'unica partita settimanale. Non è un caso che Inter e Milan abbiano vinto i loro ultimi scudetti da gennaio in poi dopo essere usciti da quarti in classifica nei rispettivi gironi di Champions.
"Importante ma non decisiva". Altro punto importante della conferenza di Inzaghi. È vero, una partita che si gioca il 4 febbraio con le due squadre distanti di solo una lunghezza in classifica, non può essere considerata decisiva. Però è indubbio che se l'Inter dovesse vincere darebbe un segnale molto forte alla Juve e a se stessa. Vincere, per Inzaghi, vorrebbe dire portarsi a +4 con una partita da recuperare e con un calendario che, dopo Roma, comincerebbe sulla carta a essere più "comodo". È una partita da all in, può succedere di tutto e sarà da capire quanto il pubblico di San Siro potrà aiutare i nerazzurri. Intanto Inzaghi ha le idee chiare per quanto riguarda la formazione. L'unico dubbio sembra essere sulla destra: Darmian o Dumfries? L'italiano sembra essere favorito. Ci siamo, manca poco e poi partiranno le danze. A noi non resta che attendere e sperare che ci possa piacere la musica che verrà suonata.
![Filippo Tramontana](https://net-storage.tcccdn.com/storage/linterista.it/img_utenti/thumb1/4e1450c1feeb7713c379bd3184ba125e-56058-d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e.jpg)
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