I giorni passano ma il rinnovo di Skriniar manca. E Dumfries rischia di essere la plusvalenza
L'ottimismo non è mai mancato. Il problema è relativo, come il tempo. La prima deadline ipotetica era stata piazzata intorno al 14 novembre, poi nel post ritiro di Malta: ora, sempre del tutto in via ipotetica, si parla del 18 gennaio, data in cui si giocherà la Supercoppa italiana. Ma gira che ti gira il dato oggettivo è uno solo: Milan Skriniar non ha ancora scelto quale sarà il suo futuro. È pur vero che l'Inter ha avuto la responsabilità di portare nuovamente a scadenza un giocatore - le lezioni di Brozovic, Barella e Perisic non hanno lasciato granché -, ma l'offerta con la o maiuscola è stata piazzata già da parecchio tempo: 6 milioni di euro netti a stagione più eventuali bonus, una cifra alla pari dei due top dello spogliatoio, Brozo e Lautaro. La responsabilità è tutta sull'entourage dello slovacco, ma eventuali assalti da terre galliche rischiano di far saltare tutto, compreso quell'attivo da 60 milioni di euro da chiudere necessariamente entro il 30 giugno 2023.
E il mantra snocciolato in estate si riproporrà pure durante la sessione invernale, con nome e cognome a far da contorno: Denzel Dumfries. L'obiettivo tracciato dalla società è chiaro: la dirigenza non ha nessuna intenzione di chiudere cessioni pesanti già in inverno, anche per poter mantenere la rosa competitiva in vista del rush finale. Il problema però riguarda l'obbligo di piazzare la plusvalenza e le eventuali offerte che arriveranno dalle parti di Viale della Liberazione (da tenere sempre in considerazione vista la situazione). La richiesta di partenza, come per Skriniar in estate, è di 60 milioni di euro: una cifra parecchio elevata alla portata solo della Premier League e di Chelsea e Manchester United, a caccia entrambe di un esterno.
Dunque che mercato sarà quello dell'Inter? Le linee guida sono state già tracciate, ricalcate già nella prima settimana di dicembre: se possibile non ci sarà nessuna cessione a gennaio, a partire da Dumfries. Il tutto però dipenderà pure dall'offerta, da quella cifra che Blues e Red Devils potrebbero piazzare sul tavolo delle trattative. In più non c'è da commettere lo stesso errore fatto con Skriniar in estate: davanti a simili offerte - alla luce del bilancio - un giocatore va ceduto. Poi si penserà alle eventuali entrate, legate a doppia mandata con quell'attivo che aleggia in casa nerazzurra: ma tutte le trattative verranno valutate in base alle necessità.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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