È più facile essere l’outsider o è più bello essere la favorita? Il mondiale per club logora chi non ce l’ha. Inter, non sottovalutare il Cholo

È più facile essere l’outsider o è più bello essere la favorita? Il mondiale per club logora chi non ce l’ha. Inter, non sottovalutare il CholoTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 13 marzo 2024, 18:54Editoriale
di Ivan Cardia

Dall’Italia arrivano echi sinistri. Si indaga sui conti del Milan, il Napoli si scioglie negli show mediatici del suo presidente, la Lazio apre la crisi, la Juventus festeggia un mondiale per club conquistato per meriti pregressi e che lo stesso De Laurentiis punta a mettere comunque in discussione, a dispetto di quel che piaccia o meno ha detto il campo. Chi se la ride è l’Inter, che si appresta a giocare un ottavo di finale di Champions League coi gradi di favorita e la consapevolezza che, comunque vada, la stagione sarà da incorniciare. Ripartiamo proprio dal mondiale per club: le altre si arrabattano per parteciparvi, l’Inter ce l’ha in tasca da mesi. Forse l’averlo raggiunto è stato dato per scontato e invece è un altro mezzo titolo di Simone Inzaghi. Al di là della straordinaria visibilità che darà la competizione, nell’anno dei mondiali quelli veri, è questione di soldi. Lasciate perdere il prestigio, sono quelli che fanno gola a tutti e in Viale della Liberazione sono già in cassaforte da tempo.

L’Inter, si diceva, sfida l’Atletico Madrid da favorita. Simeone ha ripetuto, andata e ritorno, che è una delle migliori squadre d’Europa. Un anno fa, altre storie: la squadra nerazzurra era una specie di cenerentola che si aggirava per i corridoi delle big del continente, salvo poi splendere in una finale giocata da pari a pari con chi la inseguiva da un decennio. È più facile essere l’outsider, perché se nessuno ti guarda puoi cucinare quello che vuoi e poi sorprendere. Ma quanto è bello essere considerata la favorita? È merito del lavoro di tutti, è una condizione da godersi. 

Su questo aspetto, occhio a dare per scontato il confronto col Cholo. L’Inter splende, l’Atletico sembra un disastro: molti già ragionano su quale sarà l’avversaria da trovare nel prossimo step. E invece c’è da concentrarsi su questo, molto più complicato di quello che sembra. Le bestie ferite, specie se allenate da una belva feroce come Simeone, sono le più pericolose. È un lusso, sottovalutarlo, che neanche questa perfetta macchina da calcio può permettersi.