Barella e quel momento difficile che nessuno conosceva. Un uomo vero, vicecapitano dell'Inter

Barella e quel momento difficile che nessuno conosceva. Un uomo vero, vicecapitano dell'InterTUTTOmercatoWEB.com
sabato 9 dicembre 2023, 18:54Editoriale
di Fabrizio Biasin

Questo pezzo è un po’ diverso dal solito ma siamo vicini a Natale e chissenefrega.
Questo pezzo serve unicamente per mettere i puntini sulle “i” rispetto a quello che vediamo e non vediamo nel mondo nel calcio, ai nostri comportamenti, a quelli di certi giocatori, a come vengono recepite e raccontate le cose.
L’altro giorno la moglie di un calciatore dell’Inter ha fatto sapere di essere in attesa del quarto figlio, un maschietto a quanto pare. Congratulazioni, aspettiamo i confetti. 
Di questa gravidanza nessuno sapeva nulla ed è sorprendente rendersi conto che nel mondo del jet set, dei vips inarrivabili, dei minchioni al 360° e di tutta ‘sta marmaglia che vive solo di apparenza esista ancora qualcuno che abbia la forza di proteggere il proprio orticello, la propria famiglia, che abbia ancora la capacità di dare un senso a due parole ultimamente molto poco rispettate: “Vita privata”.
Questo calciatore nelle ultime settimane non ha passato un gran momento sportivo, giocava molto e anche benino, ma effettivamente non al suo livello. Poi, domenica scorsa, ha tirato fuori una prestazione sontuosa: 90 minuti di altissimo livello infiocchettati da un gran gol. Al termine di quella partita ha messo insieme qualche parola, una roba del tipo “ringrazio i miei compagni che mi sono stati vicini” e lo vedevi che era un filo commosso. 
Tutti noi cialtroni e ‘mbriachi di calcio e Bar Sport abbiamo subito pensato “eh, vedi, faceva riferimento a questo inizio di stagione non all’altezza! Ai gol che non arrivavano! Ai tiri sballati! Agli assist ridotti al lumicino!”. E invece no, pensava a cose ben più importanti.
Ce le ha spiegate sua moglie in quel post di poche righe che chiariva il perché di un momento non facile e, per fortuna, superato alla grande. ‘Sto centrocampista baciato dal dio del pallone era preoccupato per la salute del suo prossimo, quarto figlio, per quella di sua moglie, per la stabilità delle sue bambine, per se stesso.

In soldoni, per la sua famiglia. 
Nicolò Barella in queste settimane non ha alzato il dito per dire “non rompetemi i maroni, c’ho i probbbblemi!!!”, né ha lanciato messaggi criptici. Il suo profilo Instagram non è un’accozzaglia di minchiate, si limita all’essenziale: qualche storia post-partita per mostrare eccellenti etichette (adora i grandi vini), altre che lo ritraggono con moglie e figlie. Stop.
Anzi no, nel recente passato ha addirittura “osato” alzare la voce perché c’era chi lo aveva scioccamente tirato dentro la faccenda scommesse e lì sì che si è incazzato. Ma si è trattato di poche e chiarissime righe. Per il resto no, solo grande riservatezza.
Ogni tanto qualche tifoso o non tifoso dell’Inter se la prende con Nicolò Barella. Scrive “Eh, quello lì sbraccia” o “quello lì fa le sceneggiate!”, o “sì, boh, mah, Barella…”. 
Alla fine della fiera ci teniamo a chiarire “il perché” di questo articolino, tra l’altro assai banale: il tifoso nerazzurro deve essere fiero di essere rappresentato da ‘sto ragazzo che non è più un ragazzo, e non solo perché è forte come una bestia, ma perché è “fatto bene” come pochi altri.
Ecco, se la fascia da capitano dei nerazzurri è riposta in mani eccellenti, il ruolo da vice lo è altrettanto.
Ad avercene di Nicolò Barella.