Allegri ago della bilancia per lo Scudetto? L'Inter è leggermente più debole dell'anno scorso

Allegri ago della bilancia per lo Scudetto? L'Inter è leggermente più debole dell'anno scorsoTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 21 luglio 2021, 13:35Editoriale
di Filippo Tramontana

Oggi mi sono svegliato con una domanda fissa in testa. Mi continuavo a chiedere, dato il periodo di “magra” , che tipo di aspettative avrei dovuto avere per questa stagione della mia Inter.

Sono sicuro che tutti noi stiamo vivendo lo stesso tipo di sensazione. Insomma sappiamo che, ad oggi, abbiamo una squadra competitiva, ma non abbiamo ancora chiaro in testa se il dominio dell’anno scorso fosse dovuto alla mentalità vincente dell’allenatore o all’effettiva forza tecnica della nostra rosa.
La squadra campione d’Italia in carica infatti ha perso l’allenatore artefice dell’impresa, ha sacrificato Hakimi sull’ altare del bilancio e ha dovuto quindi rinunciare (temporaneamente?) a Eriksen per i motivi che tutti sappiamo e che preferisco non ricordare.

Ritengo Simone Inzaghi un ottimo allenatore, credo sia assolutamente il nome giusto per il tormentato dopo-Conte ma è innegabile che in questo momento la squadra sia leggermente più “debole” dell’anno scorso.
Marotta è stato chiaro, il mercato sarà da fare senza soldi ma, come l’ad ha sottolineato, la differenza verrà fatta con le idee e la competenza.
Io non dubito sia così, anzi ne sono sicuro, i possibili arrivi di Nandez, Bellerin e Telles ne sono una dimostrazione. Se i nomi non saranno questi ce ne saranno altri ma la certezza sta nel fatto che l’Inter rimarrà competitiva.

Il vero interrogativo però è un altro: quanto sarà competitiva la squadra rispetto alle rivali?
Ovvio che nessuno in Italia ora può permettersi di “stracciare” il mercato con spese folli. Siamo tutti sulla stessa barca e tutte le società stanno attente all’euro che esce dal bilancio.
Il Milan ha speso più di 60 milioni è vero ma soprattutto per i riscatti. Ha preso un portiere di ottima levatura sborsando però 15 milioni a fronte di una cessione gratis del portiere più forte al mondo. Rispetto alla formazione titolare dell’anno scorso ha perso Donnarumma e Calhanoglu sostituendo solo il primo.
La Juve per ora è ferma all’anno scorso, sta aspettando di capire quale può essere il futuro di Ronaldo ma, allo stesso tempo, si è rinforzata con il ritorno di Allegri.
La Roma di Mou è un’ incognita, la Lazio di Sarri anche, mentre Napoli e Atalanta potranno finalmente, in questa stagione, provare l’attacco definitivo allo scudetto.

E l’Inter? Questo è un dubbio che non riesco a risolvere. Mi direte che è ovvio, che fare previsioni adesso con il mercato appena iniziato è proibitivo e avete assolutamente ragione. Ma io vi dico che se in rosa ci fossero stati ancora Hakimi e Eriksen non avrei avuto dubbi ad affermare che saremmo stati ancora i favoriti assoluti per la conquista dello scudetto.
Ecco che allora ci si deve affidare a Marotta, Ausilio e Inzaghi. Bisogna far lavorare chi ne sa e contare sulle loro idee e sulla loro competenza.
Non me la sento di dire oggi che l’Inter, da campione in carica, sia ancora la favorita numero uno nella corsa al tricolore. 
La Juve avrà voglia di rivalsa dopo una brutta stagione (che non può essere salvata da un a Coppa Italia e da una Supercoppa), e Allegri avrà la fame che deriva da 2 anni di “vacanza”. Le altre annuseranno la possibilità di salire sul carro tricolore sfruttando il momento di incertezza a tutti i livelli. Ma anche per le outsiders non sarà facile, come l’Inter tutte avranno difficoltà a agire sul mercato e possibilità di prendere “big” purtroppo non ce n’è. 

Quindi? Quindi credo che alla fine la griglia di partenza sarà la falsa riga di quella della scorsa stagione con la differenza che la Juve potrà contare su un’allenatore vincente e non su un debuttante. 
In questo momento è difficile giudicare ma, a bocce ferme, forse sta proprio in Allegri l’ago della bilancia per il tricolore. E’ anche vero che i senatori della Juve avranno un anno in più, Chiellini non potrà giocare tutte le partite, Ronaldo le gioca tutte ma in realtà quelle che sceglie, Buffon è a Parma e a centrocampo ai bianconeri manca ancora qualcosa.
La cosa certa è che il dubbio con cui mi sono svegliato stamattina mi tormenterà ancora per giorni. Ho provato a risolverlo ragionandoci con voi in queste righe ma dovrò rimandare l’impresa. Intanto mi concentro sul mercato di opportunità, giorno dopo giorno, chissà mai che qualche colpo alla “Marotta” o all’ “Ausilio” mi aiuti a schiarirmi le idee.