BAR ZILLO - Le contropagelle: Calhanoglu sorprendente, Barella comparsa
HANDANOVIC: sul gol non può nulla. Sul resto c’è. Sicuro. 6,5
SKRINIAR: il solito, come al bar. Invalicabile. 7
DE VRIJ: l’autogol pesa come un macigno in una serata luci e ombre. Fluttuante. 6
BASTONI: definitivamente rientrato. Titolare. 7
dal 84° DIMARCO: approccio non esaltante. Almeno così è parso. Comunque senza voto
DARMIAN: padrone della fascia. Partitona. Insostituibile. 7,5
dal 76° DUMFRIES: combina niente, in pratica. Sufficiente per incoraggiamento. 6
BARELLA: qualche lampo, troppi bui. Vero è che quando esce l’Inter cala, ma non la sua miglior interpretazione. Comparsa. 5,5
dal 68° VIDAL: entra e si divora il vantaggio. Per il resto non si nota. Poco influente. 5,5
BROZOVIC: risente della serata ni di Nicolò e, soprattutto all’inizio, ci capisce poco. Non il solito Brozo. Bastante. 6
CALHANOGLU: l’uomo in più che non ti aspetti. È lui a dettare tempi e modi. Glaciale sul rigore, io gli avrei fatto tirare anche il secondo. Sorprendente. 7,5
PERISIC: prende le misure poi imperversa. È indifferentemente avanti o indietro. Maturo. 7
DZEKO: smista palloni interessanti, manca completamente sotto porta. Passabile. 6
dal 76° CORREA: chi l’ha visto? Non gioca un pallone. Inutile. 5
LAUTARO: male. Ma non male tanto per dire. no. Male malissimo, rigore sbagliato a parte. Fuori forma. 4
dal 84° SANCHEZ: troppo poco per incidere. senza voto
SIMONE INZAGHI: tatticamente non sbaglia un colpo. L’Inter domina gran parte della gara, sbaglia l’impossibile e quello non è colpa sua. Ma chi decide il rigorista? E, soprattutto, perché non D’Ambrosio? O Sanchez primo cambio? E perché tenere in campo 84 minuti un ragazzo in palese difficoltà, nella fattispecie Lautaro?
Vabbè, è andata così.
8 per la tattica, 4,5 per i cambi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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