BAR ZILLO - Che noia che barba, che barba che noia (2)

BAR ZILLO - Che noia che barba, che barba che noia (2)TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 24 febbraio 2022, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Va bene, l’Inter è incappata nella tempesta perfetta, nella partita che rigiochi mille volte e sei sicuro che non finirà mai allo stesso modo. Partenza senza senso, senza arte né parte, approccio sbagliato, quello secondo cui poiché ti chiami Inter vinci per decreto degli dei pallonari, non funziona così dunque spero ardentemente in una profonda riflessione dei nostri eroi, non ripetete più atteggiamenti del genere dev’essere il mantra da qui a fine stagione. Ma ci sta, santi numi, la partita sbagliata. Oltretutto giunta al termine di un vero tour de force, sempre grazie a chi ha strutturato un calendario impresentabile a qualunque latitudine ma del resto, si sa, il problema della serie A sono i playoff. Non le venti squadre. Non il calendario sfalsato e sfasato. Non una serie di robe che ci sarebbe da fare l’elenco telefonico. Quelle no, quelle facciamo finta non esistano, polvere sotto il tappeto regalandoci innovazioni delle quali nessuno sente né il bisogno né la necessità.

Tornando al pippone iniziale, la sconfitta inattesa e inusitata ha gettato sconforto tra le falangi del tifo nerazzurro. D’accordo, va bene, dà fastidio per la proporzione e perché, non neghiamocelo cortesemente, un primo tempo di siffatto imbarazzo non lo vivevo dai periodi del Beer Sheva, poche balle. Ma da qui a buttare via tutto, quando hai ancora una partita da recuperare anche se non si sa bene quando (non sto a ricominciare con la storia, noiosa, dei playoff) e che, se vinta, ti riporta in testa alla classifica, mi sembra un filo troppo. Ripeto: ci sta l’incazzatura del momento, anche del giorno dopo se vogliamo. Ma utilizzare la sconfitta di domenica pomeriggio per ribadire il concetto di tizio che non l’avrebbe mai persa, caio aveva un appeal diverso sul gruppo, sempronio lui sì che sapeva giocare sono onesto, mi fastidia. Parecchio. Ogni allenatore vive un periodo storico diverso. Questo, ad esempio, è arrivato in mezzo a un mare di difficoltà, con una squadra da ricostruire – dal mio punto di vista depotenziata fisicamente e mentalmente, per sfortuna da un lato e per incamerare denaro dall’altro – con pochi soldi da spendere, con uno scudetto sul petto da riconfermare nonostante cassandre predicanti il ridimensionamento e la fatica a qualificarsi per la champions. Ecco, cerchiamo di mettere le cosine al loro posto. I campionati non finiscono a febbraio: e il tempo per tornare in carreggiata c’è, fin da domani.

Alla prossima.